domenica 1 novembre 2015

POLITICA: ANALISI DELLA VICENDA MARINO

Ignazio Marino
Ignazio Marino, il Sindaco di Roma decaduto
C'era un tempo in cui un uomo solo sceglieva il destino degli altri, c'era un tempo in cui un uomo decideva da solo chi governava ogni città, paese e villaggio, c'era un tempo in cui se non si faceva come quest'uomo diceva venivi fatto fuori, e quel tempo si chiamava fascismo...

Oggi la storia si ripete, almeno in parte, in modo più mitigato e certamente meno appariscente e per fortuna l'eliminazione è solo puramente politica, è quello che è accaduto a Ignazio Marino ormai sindaco decaduto del Comune di Roma Capitale che in seguito ad un tiro al bersaglio stratosferico sia da parte della politica(specie dalla sua sponda) che dal mondo mediatico è stato invitato ad uscire dalla porta del Campidoglio con le dimissioni prima(attraverso la sfiducia del suo partito nella sua persona) e, in seguito alla sua decisione di ritirarle, alle dimissioni di massa dei suoi consiglieri che di fatto ha portato alla caduta del Consiglio Comunale e quindi alla fine dell'amministrazione Marino.

Ora, Marino non sarà stato amato da tutti, qualche ingenuità l'avra anche commessa, tuttavia fin dal giorno del suo insediamento ha provato a cambiare il modus operandi che i sindaci passati avevano adottato(in primis Gianni Alemanno tutt'oggi indagato per vari reati ai danni del Comune), il licenziamento di decine di dipendenti pubblici comunali assunti in modo poco limpido e clientelare(in particolari autisti della rete di trasporti comunale Atac), alla limitazione del giro di soldi creato attraverso la cupola di "Mafia Capitale" che fino ad oggi aveva dominato il panorama politico e sociale capitolino e che con Marino aveva trovato invece notevoli resistenze, ha dato via libera alla trascrizione nel registro delle unioni civili di coppie sia eterosessuali che omosessuali(questa scelta impopolare visto il grado culturale assai deficitario della società italiana), ma v'invito ad una piccola riflessione, se Marino fosse stato davvero un disonesto pensate davvero che sarebbe stato fatto fuori in questo modo? se davvero Marino stava facendo gli interessi della politica moderna sarebbe stato fuori così?probabilmente, e la logica darebbe tranquillamente ragione, Marino era andato a toccare interessi, intrallazzi e giri che alla politica facevano comodo fin dalla notte dei tempi, ora arriva il Giubileo e Roma sarà candidata alle olimpiadi estive del 2022, e sapete benissimo il giro di soldi immane che simili eventi comportano e il Partito Democratico così come i suoi avversari han ben pensato che con Ignazio Marino la torta sarebbe stata piccola e insapore, ecco quindi che ora Renzi schiererà per le elezioni di primavera un suo uomo di fiducia da soggiogare a suo piacimento(Orfini in pole), a destra troveranno un candidato di stampo populista(Meloni?)che se dovesse venir eletto ripristinerebbe le vecchie usanze pre-mariniane, le uniche alternative valide potrebbero essere la Lista Marchini(tuttavia a mio avviso condita di tante belle parole ma inesperta nella pratica) ed il Movimento 5 Stelle che in caso di vittoria avrebbe un importantissimo(forse decisivo) banco di prova per dimostrare ciò che fino ad ora abbiamo ascoltato solo a parole.

Concludendo, penso(e spero) che il Partito Democratico ne esca fortemente debilitato da questa scelta, fino ad ora personalmente l'ho sempre sostenuto anche nelle scelte più aspre ed a tratti autoritarie, tuttavia qui la scelta è lapalissiana, forte e secondo me fondamentalmente sbagliata ed il PD stavolta pagherà a caro prezzo perdendo la capitale prima ed il consenso nazionale poi.

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