lunedì 20 giugno 2016

AMMINISTRATIVE 2016, RISULTATI DEI BALLOTTAGGI: ROMA E TORINO CINQUE STELLE, SALA VINCE A MILANO

Raggi
Virginia Raggi(M5S) neo eletta
Sindaco di Roma
Ieri era il giorno dei verdetti dei comuni finiti al ballottaggio dopo il primo turno e notevoli sono state le sorprese, se a Roma la vittoria di Virginia Raggi del Movimento 5 stelle era un risultato prevedibile non si può di certo dire lo stesso per la candidata grillina Chiara Appendino a Torino che ha battuto l'uscente Piero Fassino(PD), a Milano l'ex commissario Expo Giuseppe Sala è riuscito a spuntarla su l'agguerrito Stefano Parisi(centrodestra) che gli ha dato filo da torcere fino a l'ultimo voto, a Bologna e Napoli si riaffermano i sindaci uscenti(Merola del PD e De Magistris con le Liste Civiche), nella città partenopea con una vittoria netta, unica città conquistata dal centrodestra è Trieste con Di Piazza.

Ma scendiamo nell'analisi del voto città per città per valutare chi e cosa ha portato a l'elezione di un sindaco piuttosto che un altro:

ROMA

Come già detto nell'articolo relativo ai risultati del primo turno la vittoria di Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle era nell'aria, sopratutto dopo che al ballottaggio ci è finito Roberto Giachetti(candidato del PD), partito da cui arrivava il decaduto sindaco uscente Ignazio Marino fatto fuori dalla sua stessa coalizione, Roma versa in uno stato politico pietoso e dopo che per tutti questi anni sia a destra che a sinistra si è fatto praticamente di tutto(mafia capitale docet) il Movimento 5 Stelle sembrava rappresentare davvero l'ultima spiaggia, l'ultima speranza per la capitale, ed i romani hanno voluto dare un chiaro segnale di cambiamento radicale che ora però dovrà esser incarnato a pieno dalla Raggi e compagni/e, qui è stato un chiaro voto di protesta poco influenzato dallo sconfitto elettorato di centrodestra, che con Meloni e Marchini separati ha perso ed ha si in parte appoggiato la candidata penta-stellata ma senza influire per l'elezione, al contrario di altre realtà come Torino.

La Raggi ha ottenuto il 67,2% dei consensi contro il 32,8% di Giachetti.

TORINO

Chiara Appendino(M5S),
nuovo Sindaco di Torino
Ed affrontiamo proprio Torino quindi dove Chiara Appendino sempre del Movimento Cinque Stelle è stata eletta sindaco della città sconfiggendo il sindaco uscente Piero Fassino(PD) nonostante in questi anni abbia amministrato in modo impeccabile la città della mole, qui appunto a determinare il verdetto(ribaltato rispetto al primo turno) è stato l'elettorato di centrodestra che a Torino è risultato completamente distrutto(con tre candidati differenti, uno a l'8% e due al 5%) che evidentemente hanno fornito quel plus di voti necessari alla candidata grillina per essere eletta, se al contrario di Roma l'elezione della Raggi è stato un chiaro voto di protesta o comunque verso un cambiamento radicale qui si tratta di un voto chiaramente politico con l'elettorato di centrodestra(nonostante decimato) che ha soffiato prepotentemente verso l'elezione della Appendino dando alla città un nuovo sindaco con degli scenari politici molto molto incerti, una scelta che vedremo quali ripercussioni avrà visto che come detto il sindaco uscente aveva lavorato in modo egregio e con ampia soddisfazione dei cittadini.

La Appendino è stata eletta con il 54,6% dei voti contro il 45,4% di Fassino.

MILANO

Giuseppe Sala(Pd),
nuovo Sindaco di Milano

Qui era una sfida classica e del tutto bipolare, un classico centrosinistra contro centrodestra dei vecchi tempi andati ed infatti la sfida è stata accesa fino a l'ultimo voto, alla fine a spuntarla è stato il candidato di centrosinistra Giuseppe Sala con il 51,7% dei consensi contro il 48,3% di Stefano Parisi, Milano resta quindi nelle mani del Partito Democratico.





NAPOLI


Qui sin dal primo turno si era capito che Luigi De Magistris avrebbe sbancato la concorrenza senza troppi patemi ed infatti così è stato, il sindaco uscente non appoggiato da nessun partito è riuscito a spuntarla con il 66,8% dei voti sul candidato del centrodestra Giovanni Lettieri(già sconfitto cinque anni fa) che si ferma al 33,2%.

BOLOGNA

A Bologna(città rossa da decenni) a spuntarla è stato si il candidato di centrosinistra Virginio Merola ma in modo non così netto ottenendo infatti il 54,6% dei consensi contro la candidata di centrodestra di matrice leghista Lucia Borgonzoni che si ferma al 45,4%, è tuttavia importante sottolineare di un cambiamento in atto nella città felsinea dove una candidata leghista ottiene comunque un largo consenso e la Lega Nord è primo partito del centrodestra con il 10% dei voti(Forza Italia si è fermato al 6%).

TRIESTE

E chiudiamo con una città non analizzata nel primo turno ma da rilevare per essere la sola grande città che elegge un sindaco di centrodestra, nella fattispecie Roberto di Piazza che ottiene il 52,6% dei consensi contro il 47,4% del candidato di centrosinistra Roberto Cosolini.

ANALISI DEL VOTO

Per Roma e per Torino le due vittorie cinque stelle sono molto diverse tra loro, come detto infatti se per Roma l'influenza dell'elettorato sconfitto è stata ininfluente per la vittoria della Raggi del tutto opposta è l'analisi da fare per Torino dove la Appendino l'ha spuntata proprio grazie a l'elettorato destrorso determinando però di facto una batosta senza eguali per Renzi ed il suo partito che conquista si Milano per un soffio ma vede un crollo verticale dei propri consensi segno che forse la popolarità del premier è in caduta libera e che il referendum di Ottobre potrebbe destare non poche sorprese anche sulla spinta dell'ondata grillina che ora potrà fare la voce grossa amministrando due città importantissime, Movimento Cinque Stelle che però è ora chiamato alla vera prova del nove, al test più importante dalla nascita del movimento, amministrare la Capitale d'Italia e Torino non sarà impresa semplice ed un eventuale buona riuscita potrebbe portare al trionfo dei grillini anche a livello nazionale nelle prossime elezioni politiche, d'altro canto però eventuali fallimenti potrebbero determinarne un rapido calo dei consensi financo alla sua fine vista la spiccata volubilità dell'elettorato grillino.

Sul fronte centrodestra la disfatta è si totale ma in gran parte è generata dalla tendenza suicida che il centrodestra da qualche anno a questa parte sta attuando presentandosi spesso e volentieri diviso, ma tuttavia nelle poche realtà in cui si presenta coeso riesce a lottare in modo prepotente(vedi Milano) e talvolta a spuntarla(vedi Trieste), segno che la destra in questo paese è viva, specie per la forte influenza che la Lega Nord sta avendo da un anno a questa parte grazie alla verve di Matteo Salvini in fondo vero leader del fronte azzurro che ormai tende sempre più al verde.

CONCLUDENDO:

Movimento Cinque Stelle alla battaglia finale, per la serie "vittoria o morte"!

Il Partito Democratico che inizia a raccogliere i primi cocci rotti di una politica forse troppo tendente verso il centro e talvolta a destra più che a sinistra, cosa che sta portando l'elettorato "rosso" verso i cinque stelle.

Il Centrodestra che vede solo nella Lega Nord la sua speranza trionfale e che può lottare per la vittoria solo se completamente unito, ma senza poter dominare in modo netto come nell'era berlusconiana più sublime.

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