lunedì 6 giugno 2016

AMMINISTRATIVE 2016- ANALISI E COMMENTO DEI RISULTATI DEL PRIMO TURNO

Virginia Raggi, candidata Sindaco a Roma
per il Movimento 5 Stelle

ROMA
Virginia Raggi(in foto) è stata sicuramente la protagonista indiscussa delle elezioni amministrative 2016, candidata Sindaco a Roma(la quale situazione è ben nota)per il Movimento Cinquestelle ha sbaragliato la concorrenza ottenendo il 35,2% dei consensi andando al ballottaggio con Roberto Giachetti(PD) che si ferma solo al 24,2%, ben nove i punti percentuali da recuperare in vista del secondo turno previsto per il 16 Giugno, al terzo posto ha chiuso Giorgia Meloni che ad inizio spoglio è stata in lotta proprio con il candidato renziano per il ballottaggio per poi assestarsi al 20,6%, male il candidato di Forza Italia Alfio Marchini che si attesta intorno al 10%, per Fassina(Sinistra Italiana) il risultato è stato intorno al 5%, ed è proprio qui che Giachetti dovrà rosicchiare voti sperando di colmare il restante divario confidando inoltre ad un improbabile appoggio di un candidato di destra.

MILANO

Giuseppe Sala(a sinistra)e Stefano Parisi
(a destra)
Se a Roma tutto sembra indirizzato verso una vittoria cinquestelle a Milano la situazione è ben diversa con il bipolarismo che ha retto perfettamente, Giuseppe Sala(Centrosinistra) si piazza in testa con il 41,7% seguito a ruota da Stefano Parisi che con un centrodestra unito raggiunge il 40,8%, fuori dai giochi il candidato cinquestelle Gianluca Corrado che si attesta intorno al 10%, insomma si prospetta una sfida a l'ultimo voto al ballottaggio, teoricamente Sala sarebbe favorito in quanto molti degli altri candidati sconfitti provengono dall'ala di sinistra, bisognerà solo capire se decideranno di appoggiarlo concretamente o meno.

NAPOLI

Luigi De Magistris(in foto)
A Napoli si regista un fatto più unico che raro con il sindaco uscente Luigi De Magistris non sostenuto da nessun partito politico che ottiene il 42,8% staccando nettamente il candidato del centrodestra Giovanni Lettieri che si ferma solo al 24%, fuori dai giochi la candidata di centrosinistra Valeria Valente con il 21%, evento che sta facendo tremare i vertici del Partito Democratico,il candidato cinquestelle Matteo Brambilla qui è poco sotto il 10%, insomma in vista del 16 Giugno De Magistris salvo stravolgimenti dovrebbe essere riconfermato agevolmente sindaco di Napoli.

TORINO

Piero Fassino(a sinistra) e Chiara Appendino
(a destra)
A Torino si assiste ad una mezza sconfitta del PD che è si in testa con Piero Fassino che ottiene il 41,8% ma le cui attese erano per un agevole vittoria al primo turno impedita invece dalla candidata pentastellata Chiara Appendino che con l 30,9% proverà a rompere le uova nel paniere al sindaco uscente costringendolo a dar tutto se stesso per riconfermar la sua poltrona di sindaco nella città della mole, completamente inesistente il centrodestra qui che raggiunge il suo vertice con il candidato appoggiato da Fratelli d'Italia e Lega Nord Alberto Morano con l'8,4%.

BOLOGNA

Virginio Merola(a sinistra)
e Lucia Borgonzoni(a destra)
Bologna è diventata una piazza importantissima per quanto riguarda l'analisi del voto di ieri, da sempre roccaforte sinistrorsa il candidato del PD Virginio Merola non è riuscito a superare nemmeno il 40% assestandosi al 39,5%, la sua sfidante sarà la candidata scelta dalla Lega Nord appoggiata anche da Forza Italia Lucia Borgonzoni che guadagna il 22,27%, il distacco è si netto e dovrebbe vedere il candidato di centrosinistra comunque trionfante al secondo turno tuttavia ago della bilancia saranno gli elettori del movimento cinquestelle felsineo che con il 16,59% ottenuto da Massimo Bugani potranno fare davvero la differenza al ballottaggio, Bologna rischierà davvero di cadere in mani leghiste?

Questi i risultati delle città chiave sul quale si può provare ad abbozzare un'analisi anche sul piano nazionale.

ANALISI DEL VOTO

Il Movimento Cinque Stelle nonostante non sia al ballottaggio in tutte le città ha raggiunto risultati notevoli a Torino e Roma, in quest'ultima addirittura va al secondo turno da netto favorito e con la possibilità di amministrare la capitale del paese, trampolino che rappresenterebbe davvero la prova del nove per il Movimento, quella reale occasione di governo di una grandissima piazza che, se ben amministrata potrebbe portare i cinque stelle verso un successo anche alle future legislative, d'altro canto però un fallimento potrebbe comportare l'ennesima delusione elettorale e ad un distacco forse definitivo da parte del popolo per la speranza in un reale cambiamento nonchè il tramonto di Beppe Grillo e compagni, di qualsiasi sponda siate è innegabile che specialmente a Roma mai come stavolta il Movimento Cinque Stelle sta rappresentando la vera occasione di un cambiamento reale e radicale dopo i disastri delle precedenti amministrazioni da qui a dieci anni, insomma per la capitale è davvero l'ultima spiaggia per poter confidare in qualcosa che possa migliorare la situazione.

Se il Movimento Cinque Stelle sta vedendo queste amministrative come la prova di una reale occasione di cambiamento o del definitivo fallimento in casa del Partito Democratico ci si lecca le ferite in modo particolare di quelle che, almeno fino a ieri erano le roccaforti rosse(Torino e Bologna) che ora rischiano di cadere(secondo il punto di vista Dem) in mano nemica, che sia questo un primo campanello d'allarme per un Renzi che fino ad oggi aveva ricevuto dal voto sempre una conferma del proprio operato?

E se il PD prova a salvare il salvabile non può essere certo soddisfatto il centrodestra che dovrebbe conquistare solo Trieste fra le città più rilevanti sperando nella conquista di Milano rigorosamente grazie alla solida e continua ascesa di Salvini e soci che potrebbe portare il Parisi alla conquista della "capitale del nord", trasformando la Lombardia(già sotto governo leghista) nella patria del vero centrodestra(quello del carroccio appunto) visto che politicamente parlando Forza Italia e Berlusconi sono finiti e solo Giorgia Meloni unicamente con il suo nome a Roma ha provato a tenere a galla quella destra che va al di fuori dal dominio della Lega Nord.

Ora non resta che attendere i risultati del ballottaggio per avere un analisi più accurata degli scenari futuri non solo delle grandi città ma anche per la futura guida del paese, solo dopo i verdetti del secondo turno potremmo affermare chi saranno i veri vincitori e gli sconfitti di queste elezioni amministrative 2016.

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