sabato 28 maggio 2016

SPORT - E' STATO UN GIRO 2016...

Nibali
Vincenzo Nibali, vincitore del Giro d'Italia 2016

E si concluso oggi il Giro d'Italia 2016, in realtà si chiuderà domani ma si tratta solo della passerella finale che porterà Vincenzo Nibali a festeggiare la vittoria di questo entusiasmante giro, ma andiamo ad analizzare i vari punti che hanno caratterizzato questa corsa rosa.
E' stato un giro elettrizzante che specie nell'ultima settimana ha sconvolto completamente ogni pronostico...

Amador
Andrei Amador, primo costaricense in rosa
E' stato un giro delle prime volte, dove il Costa Rica si è tinto di rosa con Andrei Amador, anche se solo per un giorno...

E' stato un giro dei disonorati, ovvero di coloro che hanno preso il Giro d'Italia come un allenamento, da cui appena si ha voglia si torna a casa dopo tre o quattro sgambate, l'allusione a Kittel e Greipel è puramente voluta, onore a Nizzolo che pur senza mai vincere(forse domani?) si porta a casa la maglia Rossa.

Chaves
Esteban Chaves, secondo classifica del Giro 2016
E' stato un giro dove la costanza non ha premiato, Esteban Chaves, un piccolo ragazzino colombiano sempre sorridente e di un'integrità straordinaria ha visto sfumare i propri sogni di gloria in poche decine di chilometri, un corridore che non ha mai brillato con scatti e vittorie solitarie in cima alle grandi montagne e che per questo non ha mai realmente entusiasmato i ciclo amatori se non per la sua storia personale dove fior di medici lo davano per finito, oggi è sul podio della seconda corsa ciclistica più prestigiosa al mondo.

Kruijswijk
Steven Kruijswijk
E' stato il giro della sfortuna di Steven Kruijswijk, forse il vero padrone di questo giro, colui che sulle grandi montagne è stato il più forte e che ha perso la rosa contro un muro di neve ghiacciata sulla discesa dell'Agnello, sicuramente se tra ieri e oggi tutto fosse filato liscio oggi sarebbe ancora vestito di rosa, ma si sa "con i se e con i ma lontano non si va", ed il giro è anche questo...

E' stato un giro che spesso e mal volentieri ha parlato ancora tedesco, con le vittorie dei disonorati velocisti e l'allungo vincente di Kluge nella 17a tappa.


Ed infine è stato il Giro dell'orgoglio di un campione, ferito, sbranato!Ma che si è leccato le ferite e con una grandiosa squadra al seguito è riuscito a compiere un qualcosa che rasentava l'utopia ma che è diventato realtà, onore, gloria ed una statua a tutta l'Astana ed in particolare a Michele Scarponi.

Inoltre è stato il giro di Rosario, il piccolo ciclista siciliano scomparso in un incidente mentre si allenava in bicicletta ed a cui Vincenzo Nibali ha dedicato la sua vittoria di ieri ed al quale probabilmente dedicherà anche la vittoria finale, è stato il giro della riconoscenza, simbolico quanto autentico l'abbraccio sul traguardo dei genitori di Chavez a Nibali riconoscendo in lui l'immensità di quanto ha fatto mentre si consumava nel loro animo il dramma di veder il loro figlio sconfitto, almeno in termini di classifica, ma vincitore in quanto a caparbietà e nei confronti della vita che fino ad oggi lo aveva beffato!

Grazie Vincenzo per averci regalato emozioni che straordinarie è dir poco e grazie a tutti i protagonisti per averci fatto vivere il Giro più bello degli ultimi anni.

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