Cara comunità Lgbt, ho letto tanto in questi giorni e seguito ardentemente tutta la trafila che questa legge ha fatto fino a giungere a l'epilogo che noi tutti conosciamo, c'è chi parla di legge mutilata, inutile, discriminatoria, una legge volta ad esaltare la promiscuità dell'amore omosessuale, ma c'è chi(come me) che pensa che tutto ciò...è solo l'inizio, un buon inizio(forse anche più che buono), al di là delle definizioni e delle frasi che non parlano di famiglia e di matrimonio...c'è davvero bisogno che sia una legge a definire tutto ciò? famiglia è dove c'è felicità, affetto, amore, rispetto e collaborazione reciproca volta ad un obiettivo comune, avete davvero bisogno di qualcuno che debba definire in una frase tutto questo?Direi proprio di no...
A parte ciò i diritti di una coppia ci son tutti, dalla reversibilità ai benefici economici(assegni famigliari, congedi, permessi, etc...), dall'assistenza sanitaria al diritto di cittadinanza per il coniuge straniero, dalla possibilità di assumere un unico cognome e molto altro, insomma tutto ciò che concerne i diritti di una coppia legalmente riconosciuta.
Per quanto concerne l'abrogazione dell'obbligo di fedeltà tanto decantato che discriminerebbe la comunità Lgbt(punto tanto voluto da Alfano) torniamo al discorso di prima, è un comma(previsto ancora per i matrimoni civili eterosessuali) risalente al fascismo che obbligava(all'epoca solo le donne) ad essere fedeli e asservite ai mariti senza poterli tradire o comunque minare la figura dell'uomo che avevano deciso di sposare, punto che tuttavia a livello legislativo e pratico non porta ad alcuna conseguenza, è diciamo solo una dicitura etico/morale, alla luce di queste considerazioni quindi pensate ancora che sia un punto di cui non potevamo davvero farne a meno? anzi...la sua abrogazione è un passo avanti nel campo del diritto giuridico in tema di legami affettivi legalizzati, Alfano ne ha voluto l'abrogazione per sottolineare l'instabilità dei rapporti gay in modo da discriminarle nel caso della promulgazione di una legge sulle adozioni gay, ma...in tal caso personalmente confido nel buon senso della giustizia di giudici e tribunali che, almeno fino ad oggi hanno sempre deciso in base alle persone e non alla sessualità, e questa legge aprirà solo le porte ad un futuro più roseo in tal senso nonostante lo straccio della Stepchild Adoption.
Proprio a proposito della Stepchild è forse l'unica nota dolente dell'epilogo di questo iter legislativo, famiglie arcobaleno che si sono viste non ancora tutelate e relativi figli delle stesse non riconosciuti come tali, tuttavia...confido che il buon senso ben presto prevalga e che si faccia una legge anche migliore della Stepchild prevista dal testo in prima scrittura nel ddl Cirinnà, Maria Elena Boschi(Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il parlamento) ha infatti sostenuto che è in studio una legge generale in materia di adozioni che le prevederà per tutti, single, coppie etero ed omosessuali, in quali termini e con quale maggioranza non è ancora dato saperlo, ma personalmente ritengo sia il percorso migliore da fare in tal senso.
Concludendo quindi, prendete da questa legge il buono che c'è che non è affatto poco, si tratta dell'inizio di un cammino che ci è sempre sembrato difficile in questo paese, un'Italia che seppur lentamente ha iniziato a percorrere il sentiero dell'uguaglianza e che sperando non sia troppo lungo ci porterà verso il matrimonio egualitario non che alla possibilità di donare affetto ed una famiglia a bambini che non ne hanno una anche per le coppie tra persone dello stesso sesso.
Ed ora una riflessione finale per gli eterosessuali..., molti bambini per chi non lo sapesse ripeto...vivono già in una famiglia omosessuale e sono perfettamente felici, perchè se per gli eterosessuali avere un figlio(anche se non voluto) è molto semplice(non c'è bisogno che vi spieghi come fare) per le coppie gay è e sarebbe SEMPRE una scelta di vita VOLUTA, una voglia di dare affetto e felicità a chi fino ad ora non è riuscito ad averne, al contrario di ALCUNE(e sottolineo alcune) famiglie eterosessuali dove l'avere un figlio è pura formalità e che talvolta arriva come "un incidente di percorso" e viene trattato come tale o come merce di scambio in caso di separazione o vittima incolpevole della frustrazioni dei genitori, sia chiaro che questa mia riflessione finale non è volta a discriminare le famiglie eterosessuali ma al contrario far capire come se in una famiglia etero si può avere un figlio anche non volendolo in una coppia gay sarebbe sempre voluto e desiderato e trattato con relativi oneri ed onori, non credete?
Un saluto,
Giovanni


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