E' cominciato il festival, e l'inizio è stato di quelli con il botto, share intorno al 48% per 14 Milioni di spettatori.
Il festival ha avuto inizio con un omaggio a Giuseppe Verdi e la celeberrima "Và pensiero", dopodichè è stato il momento dell'arrivo di Luciana Litizzetto a bordo di una carrozza trainata da quattro cavalli bianchi, la comica piemontese si è subito prodigata con battute a sfondo politico, ad esempio ha detto: "Il cocchiere è un esodato della Fornero", ma ha rincarato la dose una volta arrivata sul palco leggenda la sua "letterina" dei buoni auspici da rispettare, tutti puntualmente dissacrati uno dopo l'altro.
Arriva il momento della musica, a primo ascolto non è semplice esprimere dei giudizi obiettivi e definitivi, ma proverò comunque ad esprimere un giudizio sulla prima impressione che mi hanno dato, il primo ad esibirsi è stato Marco Mengoni con le sue due canzoni, "L'essenziale" pare una canzone un pò più ricercata e riflessiva, mentre "Bellissimo" è un pelino più musicale, orecchiabile e gigiona, tuttavia la prima ha prevalso sulla seconda e continuerà la gara.
Per secondo si è esibito Raphael Gualazzi con i brani "Senza Ritegno" e "Sai(ci basta un sogno)", entrambe decisamente raffinate e particolari, anche in questo caso la seconda canzone ha avuto la meglio e continuerà la gara.
Giunge il momento di Daniele Silvestri, le sue due canzoni sono molto diverse fra loro, la prima "A bocca chiusa" affronta il tema sociale della crisi e delle scellerate politiche sociali dei governi, la seconda "Il bisogno di te(Ricatto d'onor)" decisamente più "silvestriana", prosegue la gara la prima canzone.
Tocca a Simona Molinari e Peter Cincotti esibirsi sul palco dell'Ariston, entrambe le canzoni sono molto particolari e con un tocco di "american" che per quanto mi riguarda non guasta affatto, la prima canzone "Dr.Jekyll e Mr.Hyde" l'ho vista a metà tra la Caselli(lei) e Micheal Bublè(lui) tutto però con un tocco più italianizzato e sanremese, la seconda invece "La felicità" è una ventata d'allegria, a passare infatti è stata la seconda, a mio avviso la miglior canzone ascoltata fino a quel punto.
Dopo le prime quattro esibizioni è venuto il momento dell'uscita del comico genovese Maurizio Crozza che debutta all'Ariston travestito da Silvio Berlusconi, esaltando diciamo le sue "qualità", dalla platea iniziano a giungere fischi impietosi da parte di qualcuno, tanto che Fabio Fazio si è visto costretto ad intervenire per ben due volte per calmare gli animi, dal pubblico si son ben udite parole come "No politica a sanremo" o ancora "Vai via, sei ridicolo!" per concludere con un incoraggiante "Vai a casa!", si presentano serie difficoltà nel proseguire il monologo, il tutto si calma quando si procede con Crozza che imita anche Bersani ed Ingroia nonchè Luca Cordero di Montezemolo raggiungendo così un equilibrio di par condicio, peccato però che le gag di Crozza erano esattamente le stesse di quelle fatte una settimana prima su La7 nel suo programma "Crozza nel paese delle meraviglie" per cui per qualcuno è risultato tutto già visto, per concludere personalmente ho trovato fuori luogo un intervento del genere specie in un periodo come questo che ci vede in piena campagna elettorale, avrei evitato.
Si torna alla musica con il gruppo Marta sui tubi, le due canzoni son state "Dispari" e "Vorrei" e a dirla tutta non ho percepito la differenza, sicuramente hanno un genere ricercato e particolare e non di semplice assimilazione, per cui attenderei la serata finale per esprimere un giudizio più "giusto", comunque è "Vorrei" la canzone ad andare avanti nella gara.
Nuovo stop alla gara lasciando spazio ad una tematica sociale di cui si sta discutendo in gran parte del mondo in questo momento, ovvero il "Matrimonio gay" con la storia di due ragazzi che stanno insieme da 11 anni, si amano, ma che nel nostro paese non possono legalizzare la loro unione e quindi lo faranno a New York il 14 Febbraio, seppur il matrimonio non sarà comunque valido nel nostro paese.
La gara prosegue con Maria Nazionale e le sue due esibizioni, "Quando non parlo" e "E' colpa mia", con la seconda decisamente più neomelodica ed in napoletano che ha avuto il sopravvento sulla prima.
Nuova sosta con l'arrivo di Toto Cutugno a cui viene assegnato il premio "Città di Sanremo" che intona "L'italiano" con il coro dell'Armata Rossa, una canzone in russo dal titolo "Le notti di Mosca" ed infine omaggio a Domenico Modugno con "Nel blu dipinto di blu".
Ultima esibizione con Chiara Galiazzo, L'esperienza dell'amore e Il futuro che sarà le canzoni intonate dalla cantante veneta, sarà la seconda a proseguire la gara.
Si è conclusa così la prima serata del Festival, non certo esente dal polemiche per un Fazio che è apparso un pò impacciato, per un Crozza forse inopportuno e per la discontinuità tra le canzoni specie nella seconda parte, ma questo è un classico di Sanremo, la sensazione è che comunque in questa prima serata non abbiamo ascoltato la canzone vincitrice.
Per concludere, ad ogni serata assegnerò un punteggio ad ogni artista per la propria esibizione, il punteggio vedrà sommarsi nel seguente modo:
Ogni canzone avrà un suo voto da 1 a 10( con anche mezzi voti e + e-) che verrà trasformato in centesimi(ad esempio un 6.5 diventeranno 65 punti, un 6+ ne diventeranno 62, etc...)
I criteri che generano il voto sono i seguenti:
-Punteggio alle canzoni
-Punteggio all'interpretazione
-Punteggio alla presenza scenica
-Punteggio serata Sanremo Story(Venerdì)
Quindi dopo la prima serata ecco i risultati:
Cantante Prima canzone Seconda canzone Totale
- Molinari 67 75 142
- Silvestri 70 62 132
- Galiazzo 65 62 127
- Mengoni 62 65 127
- Gualazzi 60 65 125
- Nazionale 58 60 118
- Marta sui tubi 52 55 107
A stasera per il commento e la votazione delle canzoni della seconda serata.
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