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| California, USA |
Dopo svariato tempo(lo so troppo causa lavoro), torno a scrivere sul blog e lo faccio parlando di Economia, un tema affrontato svariate volte sotto diversi punti di vista, ma oggi voglio parlarvi di un qualcosa di davvero particolare, leggendo un articolo sul web qualche giorno fa mi sono imbattuto nell'idea della "sharing economy" che tradotto letteralmente significa "economia condivisa", una sorta di filosofia del "quel che è mio è tuo" applicata in economia, in pratica ciò che non è più utile a te potrebbe esserlo invece per qualcun altro o ancora ciò che fai tu potrebbe essere condiviso con altri in cambio di qualcosa(generalmente denaro), detto così potrebbe sembrare qualcosa di difficilmente comprensibile ma se vi faccio il nome "Uber" le cose vi sono più chiare? Uber è un azienda mondiale che ha fatto del "Car Sharing" la sua fortuna, ma cos'è il Car Sharing? spiegato in parole povere...un tizio A deve andare in un posto X e lo condivide sul web, un tizio B deve andare nello stesso posto e leggendo sul web che A deve andarci gli chiede di accompagnarlo(da ciò svariati anni fa è nata una app apposita),un normale servizio di Taxi? direte voi, e invece no perchè Uber è più conveniente di un Taxi ed è fatto da privati cittadini che offrono la propria disponibilità per trasportare gente da un posto a l'altro non per lavoro ma perchè viaggiano per necessità, e perchè quindi non ricavarci un guadagno?
Un discorso simile vale per BlaBlaCar che però al contrario di Uber offre servigi extraurbani, un tizio A dice che con la sua macchina deve andare da Bologna e Milano e condivide la sua auto per trasportare altre persone che si sobbarcheranno il prezzo del viaggio(carburante ed autostrada), dov'è la convenienza? c'è perchè è sicuramente più conveniente di un viaggio in treno o in aereo e decisamente più flessibile visto che ci si può mettere d'accordo direttamente con il proprietario dell'auto riguardo l'orario di partenza, la tariffa, i bagagli consentiti ed ogni altro piccolo dettaglio oltre al punto di vista umano che permette d'incontrare gente con cui parlare per l'intero viaggio e chissà magari amici o addirittura l'amore della propria vita, e se qualcuno facesse di tutto ciò un lavoro o comunque una fonte di guadagno costante?ed è proprio questa la filosofia che la Sharing Economy vuole abbracciare, e non si applica solo al "viaggiare", ma anche al prestito di case, stanze, utensili da lavoro o oggetti vari, in America ad esempio in California(foto sopra) è solito scambiarsi le case anzi che affittarle o mettere a disposizione i propri attrezzi da lavoro per un determinato periodo di tempo ad una certa tariffa e c'è appunto chi ne ha fatto di tutto questo un impiego a tempo pieno, certo il confine tra flessibilità e precariato è sottilissimo, specie in luoghi dove l'economia locale non è così florida, infatti la sharing economy è assai efficace in posti come la California appunto, lo sarebbe decisamente meno in Grecia o nelle regioni del Sud Italia dove offrire un passaggio da Matera a Cosenza è sicuramente meno redditizio giornalmente rispetto ad un Car Sharing applicato tra Los Angeles e San Francisco, tuttavia a lungo andare questa nuova filosofia economica se ben regolamentata e sviluppata potrebbe davvero offrire nuovi scenari riguardanti il mondo del lavoro che vanno oltre l'idea del posto fisso, o del lavoro in fabbrica o in ufficio ad orari prestabiliti e che possa rivoluzionare l'economia e la società mondiale in questo contesto.
Avete mai utilizzato uno di questi servizi in rapida ascesa anche in Italia? Pensate possano davvero rappresentare una nuova speranza e rivoluzione nel mondo del lavoro moderno?Commentate questo post o sulla mia pagina facebook.

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