lunedì 26 maggio 2014

EUROPEE 2014- RENZI ASFALTA TUTTI, CROLLANO GRILLO E FORZA ITALIA, ENTRA TSIPRAS


Ormai i risultati sono definitivi, il Partito Democratico ha stravinto le Elezioni Europee 2014 staccando di ben 19 punti percentuali (ottenendo il 40,8%) il suo principale avversario ovvero il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo che si ferma al 21,2% (meno 3 milioni di voti rispetto alle scorse politiche), crollo anche per Forza Italia che raggiunge il minimo storico con il 16,8%, sale la Lega Nord con il motto "Basta Euro" al 6,2%, i leghisti già promettono un'alleanza con il Front National di Marine Le Pen che ha stravinto in Francia (ma di ciò ne parleremo dopo), arranca l'NCD di Alfano in coppia con l'UDC di Casini che ottengono solo il 4,4%, alla fine ce la fa anche la lista di Sinistra che appoggia il leader della sinistra greca Alexis Tsipras che supera lo sbarramento del 4% ottenendo 3 seggi, risultato inaspettato dai principali sondaggisti.

L'affluenza alle urne è stata si bassa, ma fra le più alte d'europa (58,6%), basta solo pensare ad esempio che nel Regno Unito ha votato solo il 35% degli aventi diritto per non parlare poi di Rep.Ceca e Slovacchia al di sotto del 20%, e questo sicuramente non deve entusiasmare troppo specie se si vedono questi risultati in chiave nazionale.

IL COMMENTO IN CHIAVE ITALIANA

Sicuramente però il Partito Democratico raggiunge un record storico paragonabile soltanto ai successi della vecchia Democrazia Cristiana targata Andreotti, Renzi ha convinto la maggioranza degli italiani che hanno votato attraverso la carta della speranza e di promesse concrete, sicuramente questo legittimerà ancor di più il premier nella sua leadership in terra nostrana, tra l'altro il PD è il primo partito aderente al PSE (Partito socialista europeo) e quindi sarà la prima forza dell'ala sinistra del parlamento europeo con l'Italia che avrebbe quindi il potere decisionale maggiore in Europa da oggi, tutto ovviamente dipenderà da chi verrà eletto presidente e con quale coalizione.

Il Movimento Cinque Stelle con l'hashtag #vinciamonoi era dato in netta rimonta, i più ottimisti lo davano ad un solo punto percentuale di distanza dal PD ed invece le cose sono andate molto diversamente, probabilmente la politica portata avanti dai grillini nell'arco di questo anno e mezzo post elezioni politiche non ha convinto molti elettori pentastellati (e ormai ex tali), la politica di un ostruzionismo totale, del sfiduciare chiunque ogni 2 ore compreso il gatto che cerca cibo dinanzi a Montecitorio, delle urla e delle minacce di piazza (la dichiarazione "io sono oltre Hitler avrà spaventato più di qualcuno), dei Fabrizio Moro che di fianco a Grillo urlando a l'odio e al disprezzo totale del rispetto umano ha invogliato molti elettori a rivolgersi altrove o comunque in parte a rimanere a casa.

Altro deluso è sicuramente Berlusconi e la sua Forza Italia che va poco oltre il 16%, ha già dichiarato tutta la sua delusione in merito a questo risultato ed il proprio fallimento elettorale, sicuramente il partito "moderato" dovrà fare sforzi immani per poter tornare nuovamente una realtà importante nel panorama italiano.

Esulta la Lega Nord che guadagna due punti percentuali rispetto alle politiche (da notare lo 0,6% ottenuto al sud e nelle isole), come detto Matteo Salvini (segretario della Lega) ha già promesso di fare fronte comune con gli euroscettici contro le leggi pro immigrazione e contro l'Euro, da lui definito ormai una moneta che ha i mesi contati.

Il Nuovo Centro Destra di Alfano alleato con l'UDC di Casini che si attesta al 4,4% superando di poco la soglia di sbarramento ben al di sotto delle previsioni (ci si aspettava tra il 6 e l'8%), sicuramente notevole è stato l'assorbimento dei voti da parte di Matteo Renzi in qualità di leader della maggioranza di governo di cui anche il partito di Alfano fa parte.

Infine L'Altra Europa con Tsipras che a sorpresa di tutti raggiunge il tanto agoniato 4% che permette l'accesso alla distribuzione dei seggi, il leader della sinistra greca Syriza che ha vinto nel suo paese e qui alleato con SEL di Vendola raggiunge sicuramente un traguardo importante in Italia.

Fuori Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che si ferma al 3,5% (comunque guadagnando quasi 2 punti rispetto alle politiche), crollo totale di Scelta Civica invece che chiude al di sotto dell'1%, ciò determina inevitabilmente l'estinzione totale dell'ex partito montiano.

IL COMMENTO IN CHIAVE EUROPEA

Se in Italia i partiti classici (andando controcorrente alle aspettative) tengono negli altri paesi europei le cose sono andate diversamente, ad esempio in Francia ha trionfato il partito euroscettico e xenofobo del Front National di Marine Le Pen mettendo in ginocchio l'attuale governo socialista, in Grecia Alba Dorata (partito di stampo filo-nazista) ha ottenuto quasi il 10%, anche in Inghilterra il partito euroscettico Ukip ottiene la maggioranza con oltre il 31% dei voti (seppur con il 35% di affluenza), anche in paesi come Spagna, Ungheria ed Austria i partiti contro l'Europa hanno ottenuto consensi notevoli, in Germania stessa nonostante i due grandi partiti resistono (con la Merkel in testa oltre il 30% ed i socialisti al 27%) il partito euroscettico ottiene poco più del 7%, tutte forze con il quale il parlamento europeo dovrà fare i conti, specie se tutte queste realtà si uniranno fondando un gruppo unico che contrasterà l'egemonia del PPE (Partito popolare europeo) e PSE (Partito socialista europeo), il tutto dipenderà da quale sarà il presidente eletto ovviamente stando ben attenti a quale sarà la maggioranza che andrà a sostenerlo.

L'ANALISI FINALE

L'Italia si è dimostrata chiaramente uno dei paesi più europeisti, assieme a Germania e pochi altri, il che va a contrastare con il reale sentimento di appartenenza europea da parte del popolo italiano o almeno quello che si pensava.
In chiave politica Renzi ora è legittimato dal popolo, la sua scelta di insediarsi al posto di Letta è stata premiata così come l'agenda di governo che fin da subito ha promesso ed iniziato a mettere in atto, Grillo ne esce sicuramente sconfitto in modo netto e segna un crocevia importante sul futuro del Movimento Cinque Stelle d'ora in avanti confidando che facciano un pizzico di autocritica magari cambiando metodologie e modus operandi sulla politica e sulle campagne elettorali portate avanti sino ad ora.

Rimanendo in chiave italiana molti sostengono che il Premier Renzi in virtù dell'enorme successo elettorale possa invogliare il partito di maggioranza ad andare verso nuove elezioni in modo da ottenere una maggioranza autonoma e non dipendente dalla destra (com'è attuale con l'alleanza assieme ad NCD), tuttavia c'è da segnalare che a mio avviso in caso di elezioni politiche fra qualche mese (ipotesi che comunque escluderei) il PD perderebbe almeno 4-5 punti percentuali assestandosi al 35% circa con le forze di destra che unite potrebbero raggiungere il 30% (il 36% con la Lega), mentre Grillo potrebbe avere una crescita di qualche punto e che quindi il tutto non risulterebbe poi così conveniente all'attuale Presidente del consiglio seppur considerando che un'alleanza totale del centro-destra allo stato attuale viste le grosse divergenze in atto sembra essere pura utopia.

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