lunedì 9 dicembre 2013

[Politica] Renzi nuovo segretario del PD tra contenti e delusi


E' Matteo Renzi il nuovo Segretario Nazionale del Partito Democratico, a decretarlo 2.900.000 elettori grazie alle primarie tenutasi ieri dalle ore 8 alle ore 20.
Il Sindaco di Firenze ha ottenuto quasi un plebiscito con il 68% delle preferenze, Gianni Cuperlo si ferma al 18%, al 14% invece Filippo Civati, e così come da previsione ora sarà Renzi a guidare il partito di maggioranza del paese e guida per la Sinistra italiana, seppur il "popolo rosso" di questo verdetto non sembra poi così entusiasta, ma di questo ne parleremo dopo.

IL MIO PUNTO DI VISTA

E' chiaro che Matteo Renzi rappresenta "il piacione", ovvero colui che in modo trasversale fin dalla sua comparsa nello scenario politico italiano ha attratto consensi un pò da ogni parte, da sinistra ma sopratutto da destra, bisogna ammettere che lui non ha certo negato che, per vincere le elezioni bisogna rivolgersi a tutti e non certo agli elettori più vicini e di ciò non ne ha mai fatto mistero, e se ci pensate bene è una pura verità, Matteo Renzi che piaccia o no è l'unico candidato in grado di dare al PD una speranza concreta di vittoria elettorale, pensate davvero che un Cuperlo o un Civati (seppur con ideali apprezzabili) avrebbero potuto far meglio di un Bersani in una contesa elettorale? specie se con principale antagonista l'immortale "Cavaliere di Arcore"? la domanda è retorica ovviamente, certo gli altri due ( specie Civati a dire il vero) avrebbero potuto far più contento il popolo rosso, quello più di sinistra, quello intollerante alla frangia democristiana del PD, e quello più vicino alla succursale del Partito Democratico qual'è SEL, Renzi che piaccia o no è l'unico che può sconfiggere Berlusconi e la destra alle elezioni, se poi riuscirà a mantenere tutte, in parte o nessuna delle promesse e delle tante belle parole da lui pronunciate in questi anni quello è un altro paio di maniche, ma per giudicare ciò bisognerà prima metterlo alla prova no? e sputare sentenze in partenza si sa, è cosa poco intelligente.

LA QUESTIONE ROSSA

"La Sinistra italiana è morta!", "Consegniamo il paese alle nuova Democrazia Cristiana!", "corone di fiori poste dinanzi alla sede del PD in lutto per la morte della Sinistra Italiana", beh oddio, come se la vera e vecchia sinistra non fosse già morta da tempo direi io, tuttavia i tumulti e la delusione del popolo rosso ( quello vero!), quello militante, quello che un tempo votava Rifondazione Comunista ed ancor prima PCI e quello che la notte sogna ancora Berlinguer sono notevoli.
E' proprio vero che insomma il nemico numero uno della Sinistra Italiana è proprio la Sinistra stessa, l'errore fu fatto appena qualche mese fa quando Bersani fu scelto per guidare il PD e la sinistra tutta alle elezioni per poi andarsi a schiantare contro il cancello della villa di Arcore di fronte all'ennesima sconfitta elettorale, quella voglia di scegliere si...quello più a Sinistra, ma senza considerare che il popolo italiano è per mentalità liberale e per certi versi cresciuto a pane e fascismo prima e ideali democristiani poi e che quindi punti programmatici troppo estremi, quali laicità dello stato o matrimoni ed adozioni ai gay in modo così esplicito fanno escludere a priori il mettere la croce sul PD optando piuttosto sul populista ma efficace rimborso dell'IMU o sul vecchio-falso ideale democristiano del Centro, ed è così che Renzi può rappresentare quell'intermediazione, quel compromesso che può mettere d'accordo un pò tutti, tuttavia è chiaro che ciò il popolo di sinistra ( e magari anche giustamente eh, seguendo i suoi ideali) lo accetterà difficilmente.

CONCLUSIONI

Insomma, non tutti sono felici che la filosofia Renziana abbia preso le redini di un cavallo pazzo com'è il PD, la paura che la corrente troppo filo-democristiana prenda il sopravvento è assai temuta ( specie da quelli più a sinistra del e che votano il partito), le sentenze che affermano che Renzi sia un candidato più di Destra che di Sinistra, e che quindi si vada in una direzione opposta a quello che è l'ideale su cui il partito nacque, è pur vero che quell'ideale fino ad ora senza Renzi è stato più volte calpestato, la verità è che la maggior parte del popolo, quello non schierato, quello che sceglie elezione dopo elezione, quello che si affida decidendo di volta in volta, quello che da la fiducia a chi ritiene più giusto, ha scelto! Ed ha scelto Renzi per l'ultima occasione per la politica italiana di poter risollevare il nostro paese, ed è forse la loro l'unica voce reale da ascoltare.

QUI potete ascoltare alcuni stralci del suo discorso fatto ieri sera una volta decretata la sua vittoria.

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