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sabato 14 dicembre 2013
[Attualità] Coordinamento 9 Dicembre, reale sentimento del popolo o deriva della democrazia?
A tutti sono note le proteste che dal 9 Dicembre si stanno tenendo in tutta Italia per manifestare il proprio dissenso ed il proprio disappunto per una situazione ormai insostenibile, tasso di disoccupazione ormai alle stelle sia per quanto riguarda il tasso generale ( 14%) sia quello giovanile che ha raggiunto la spaventosa cifra del 41%, tassazione elevata, mancanza del diritto allo studio e dei diritti civili, insomma il malcontento è vivo e nonostante il popolo italiano sia spesso e volentieri dormiente quando arriva al culmine si sveglia e queste manifestazioni ne sono una lampante testimonianza.
Ma siamo sicuri che fra i comuni cittadini che protestano contro l'attuale situazione del nostro paese non vi siano anche movimenti, organizzazioni o veri e propri partiti con interessi del tutto diversi a quelli reali della protesta? la risposta è presto detta, tra i fautori dei tumulti o comunque fra i principali promotori vi sono partiti di estrema destra quali sono Casapound e Forza Nuova, già noti per le loro idee violente, antisemite e filo nazi-fasciste, e sono proprio loro che destano maggiore preoccupazione sopratutto per le istituzioni, da una protesta non ci vuole molto al generarsi di una sommossa o ancor peggio di una rivolta, e che purtroppo di popolare avrebbe poco o niente visto che sarebbe guidata proprio da questi soggetti molto vicini ai vecchi ideali di un'Italia forse non del tutto archiviata.
E' notizia di oggi che il Governo ha convocato i rappresentati della protesta a Roma per ascoltare le loro richieste, instaurare una trattativa ed un confronto, ma il tutto è stato rifiutato, a che pro mi chiedo io?dove vuole arrivare questa protesta? alle dimissioni di questo governo senza se e senza ma la loro risposta, tuttavia alla domanda "e cosa succederebbe dopo?" non vi è stato riscontro alcuno.
A mio avviso abbiamo avuto governi che in modo ancora più marcato hanno curato specialmente i propri interessi con decisioni e discussioni che poco vertevano sul miglioramento della situazione del popolo, basta solo pensare all'ex Governo Berlusconi dove le principali tematiche di discussione vertevano su Riforma della Giustizia e Lodo Alfano, di certo non priorità assolute, tuttavia all'epoca ( correva l'anno 2009) la crisi non era ancora così forte e marcata come lo è oggi, ed anche questo ad esempio spinge in molti a sostenere il Cavaliere sotto la frase populista e priva di capacità critica "eh ma quando c'era lui si stava meglio", poi arrivò il Governo Monti che con la sua politica di risanamento filo-germanica ha realmente portato le tasche del popolo a svuotarsi rapidamente rafforzando la leadership monetaria della banche ed il potere di Equitalia, ma anche all'epoca tutto era tranquillo nonostante la crisi prendeva sempre più piede.
Ed ora eccoci qui con un Governo senza infamia e senza lode che a mio avviso sta provando a fare quel che può, qualche sporadico passo in avanti in fondo si è notato, tagli alle spese della politica, eliminazione progressiva del finanziamento pubblico ai partiti, incentivi per il lavoro giovanile, tuttavia son tutte misure che potrebbero vedere la loro efficacia nel tempo e non nell'immediatezza, ma nel frattempo la crisi si fa sempre più dilagante ed il malcontento cresce in modo esponenziale fino a sfociare alle proteste di questi giorni, il problema è che con le dimissioni del governo le cose miglioreranno? cosa cambierebbe? nei giorni scorsi qualcuno ( Grillo) ha addirittura invitato le forze dell'ordine ad unirsi alla rivolta e quindi di fatto dare atto in modo progressivo ad un golpe contro lo Stato, vogliamo equipararci alla Thailandia o all'Egitto? vogliamo porre fine alla democrazia di questo paese? se questo è l'obiettivo di questa protesta allora personalmente non voglio esserne rappresentato, un conto è manifestare il proprio dissenso, la propria insofferenza e la propria disperazione, un conto è tentare di sovvertire la democrazia italiana!
La protesta però va spostata sotto i palazzi che contano, bisogna andare a Roma e farsi sentire senza però dichiarazioni d'odio contro gli ebrei, minacciando di dar fuoco ai negozi se non chiudono o d'incendiare libri ( com'è successo in Liguria qualche giorno fa), io sono dalla parte del malcontento popolare purchè non si sfoci nell'assoluta deriva del paese da parte di questi estremisti.
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