giovedì 24 ottobre 2013

[Attualità] Joele e le vittime della guerra dei poveri


Joele era un diciannovenne italiano come tanti, che per disperazione e per cercare un briciolo di speranza in più si era trasferito da appena dieci giorni in Inghilterra a Maidstone, nel Kent, 50km ad est di Londra, lì aveva subito trovato lavoro in un ristorante italiano e aveva iniziato la sua nuova vita lontano da casa tentando di racimolare qualche soldino e farsi una vita nuova in un paese, l'Inghilterra, che attualmente offre decisamente maggiori opportunità rispetto al nostro.

Ebbene Joele è morto, ucciso da quattro o forse più ragazzi, si vocifera che in tutto fossero in nove tra cui almeno quattro lituani ed anche qualche inglese del posto, il giovane italiano ed il suo amico sembra siano stati importunati nel ristorante dove lavoravano, testimonianze affermano che ai due sono stati rivolti epiteti come "Italiani di mer..." e "ci rubate il lavoro", una volta terminata la serata non è ancora ben chiaro se l'aggressione è avvenuta appena fuori dal ristorante, per strada o nell'abitazione dei due ragazzi, comunque sia è Joele ad aver avuto la peggio, quando polizia ed ambulanza sono giunte sul posto per il giovane italiano non c'era già più nulla da fare, è stato già dimesso invece il suo coinquilino, anch'esso italiano.

Ora non è ancora chiarissimo il movente di un aggressione così brutale, in un paese come l'Inghilterra ormai da decenni multietnica e che almeno nelle realtà più grandi e centrali non ha mai fatto registrare simili episodi di violenza, questa volta però le cose sono andate diversamente, dai primi accertamenti sembra difficile che i due giovani italiani si siano invischiati in qualche regolamento di conti o siano stati i primi a provocare il gruppo locale, la pista più seguita è quindi quella della discriminazione razziale seppur è ancora tutto da verificare.

Ora al di là del semplice fatto di cronaca c'è la riflessione umana su quanto è accaduto, un ragazzo come tanti che nella miseria italiana ha deciso di avventurarsi a l'estero per qualche centinaio di sterline a settimana, in un posto nuovo, con sogni, speranze e desideri per cui probabilmente ha anche lottato per pagarsi quel viaggio della speranza, quest'avventura inglese, questa nuova straordinaria opportunità, ed ora per qualche balordo è tutto finito, per sempre.

Poco importa di che nazionalità siano vittime e carnefici, personalmente invito tutti ad un'attenta riflessione per circostanze che in contesti ed episodi differenti si verificano anche in Italia, ne è un esempio lampante i recenti sbarchi dei migranti a Lampedusa, anche loro esattamente come Joele hanno affrontato un viaggio della speranza per tanti concluso nel modo più atroce possibile, poco importa di che colore abbiamo la pelle o da dove veniamo, l'importante è che nessuno deve concedersi il lusso di uccidere i sogni, i desideri e le ambizioni di ogni individuo presente sulla faccia della terra sotto ogni forma, dalle semplici parole alle vere e proprie aggressioni fisiche.

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