venerdì 14 giugno 2013

[Editoriale] Il lato buono del calcio


Vi propongo un articolo che scrissi per il sito di Alfredo Pedullà, noto giornalista sportivo un pò di tempo fa, parla della vera essenza del calcio, quella che va oltre il denaro e l'arrivismo ad ogni costo, spero vi piaccia, sul sito è stato eletto all'epoca come articolo della settimana.

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In questi ultimi anni costellati da una crisi mondiale senza precedenti, crisi non solo economica ma anche sociale e morale spesso il calcio è stato tacciato come un male, come un lusso che meriterebbe solo piaghe, come un capriccio di chi con i piedi ci sa fare e per questo ha diritto ad una vagonata di denaro, popolarità e gloria, per taluni eterna.
Probabilmente tutto ciò è vero, il calcio moderno è troppo incentrato sul mero denaro,  su l'apparire e sul sopraffare il prossimo, ma davvero è solo questo?Per molti il calcio è svago,a volte anche l’unica ragione di vita, è un occasione nel quale poter liberare la mente per qualche ora dai problemi sempre maggiori che ci affliggono ogni giorno, il calcio vero non è quello che vediamo in tv, non è la champions league e neanche costellato da titoli su titoli, la reale essenza del calcio la si vede negli occhi di un bambino quando su un calcio di punizione dal limite dell’area è intento a centrare la porta e scavalcare barriera e portiere in un sabbioso campetto di provincia, è quando vedi sorridere tuo figlio mentre sgambetta con i compagni nel cortile con delle pietre come pali, è quando un ragazzino non vede l’ora arrivi la Domenica per poter giocare anche solo qualche minuto,  magari contro la prima in classifica per tentare l’assalto al primato.
Ciò che ne può derivare dopo non è quindi forse tutto superfluo?E’ vero che spesso questa vera essenza si perde fin da subito, non appena dagli spalti alcuni genitori urlano e sbraitano contro un povero arbitro occasionale o ancora contro altri ragazzini o peggio ancora iniziano a litigare con altri genitori, ma a quel punto dov’è il problema? Nel calcio in se o nel chi lo pratica? o meglio, nel chi lo segue? E’ sempre l’uomo a plasmare ogni attività che la vita ci offre,il problema del calcio quindi nasce alla base, evolve dal suo vero valore più bello partendo dai pulcini, per passare poi agli allievi dove esso inizia a perdere i primi cocci, per arrivare alle categorie inferiori dove il denaro inizia a compiere i primi passi sino a giungere mano a mano dove esso assume un’importanza sempre più rilevante, e per concludere all’apice dove raggiunge il suo potere più estremo.

 E’ quindi chiaramente una questione di cultura, una questione di priorità e di scelte che l’uomo ha compiuto nel corso dei secoli e che ha portato il denaro ad avere un’importanza rilevante su tutto, calcio compreso, per cui non prendetevela con il calcio, arrabbiatevi piuttosto con la filosofia di vita dell’uomo contemporaneo.

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