Vi propongo un articolo che scrissi per il sito di Alfredo Pedullà, noto giornalista sportivo un pò di tempo fa, parla della vera essenza del calcio, quella che va oltre il denaro e l'arrivismo ad ogni costo, spero vi piaccia, sul sito è stato eletto all'epoca come articolo della settimana.
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In questi ultimi anni costellati da una crisi mondiale senza
precedenti, crisi non solo economica ma anche sociale e morale spesso il calcio
è stato tacciato come un male, come un lusso che meriterebbe solo piaghe, come
un capriccio di chi con i piedi ci sa fare e per questo ha diritto ad una
vagonata di denaro, popolarità e gloria, per taluni eterna.
Probabilmente tutto ciò è vero, il calcio moderno è troppo
incentrato sul mero denaro,
su l'apparire e sul sopraffare il prossimo, ma davvero è solo questo?Per
molti il calcio è svago,a volte anche l’unica ragione di vita, è un occasione
nel quale poter liberare la mente per qualche ora dai problemi sempre maggiori
che ci affliggono ogni giorno, il calcio vero non è quello che vediamo in tv,
non è la champions league e neanche costellato da titoli su titoli, la reale
essenza del calcio la si vede negli occhi di un bambino quando su un calcio di
punizione dal limite dell’area è intento a centrare la porta e scavalcare
barriera e portiere in un sabbioso campetto di provincia, è quando vedi
sorridere tuo figlio mentre sgambetta con i compagni nel cortile con delle
pietre come pali, è quando un ragazzino non vede l’ora arrivi la Domenica per
poter giocare anche solo qualche minuto,
magari contro la prima in classifica per tentare l’assalto al primato.
Ciò che ne può derivare dopo non è quindi forse tutto
superfluo?E’ vero che spesso questa vera essenza si perde fin da subito, non
appena dagli spalti alcuni genitori urlano e sbraitano contro un povero arbitro
occasionale o ancora contro altri ragazzini o peggio ancora iniziano a litigare
con altri genitori, ma a quel punto dov’è il problema? Nel calcio in se o nel
chi lo pratica? o meglio, nel chi lo segue? E’ sempre l’uomo a plasmare ogni
attività che la vita ci offre,il problema del calcio quindi nasce alla base, evolve
dal suo vero valore più bello partendo dai pulcini, per passare poi agli
allievi dove esso inizia a perdere i primi cocci, per arrivare alle categorie
inferiori dove il denaro inizia a compiere i primi passi sino a giungere mano a
mano dove esso assume un’importanza sempre più rilevante, e per concludere all’apice
dove raggiunge il suo potere più estremo.
E’ quindi chiaramente
una questione di cultura, una questione di priorità e di scelte che l’uomo ha
compiuto nel corso dei secoli e che ha portato il denaro ad avere un’importanza
rilevante su tutto, calcio compreso, per cui non prendetevela con il calcio,
arrabbiatevi piuttosto con la filosofia di vita dell’uomo contemporaneo.
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