lunedì 3 settembre 2012

Musica: Il Cile, disco d'esordio ed è subito successo.


Il Cile, nome d'arte di Lorenzo Cilembrini, è arrivato solo da qualche mese alla ribalta musicale italiana, attraverso il singolo di debutto "Cemento armato" prima, e "Il mio incantesimo" poi.

Il suo stile è particolare e personale, nei suoi testi si può avvertire un misto tra semplicità e poetica più complessa da cui inizialmente non è semplice percepire il significato di ciò che i testi vogliono trasmettere, ma con un ascolto più attento essi infondono in modo chiaro il loro messaggio.

"Siamo morti a vent'anni"(questo il nome del suo album di debutto) narra delle difficoltà e delle sofferenze, specie giovanili di ogni giorno, nei nostri tempi, dove spesso i sogni devono essere accantonati, i fallimenti della vita ci mettono di fronte a l'impotenza umana e ci si lascia andare verso una vita mediocre e volta ad accontentarsi di ciò che non è nella nostra essenza, con la sofferenza perenne presente nel cuore e nell'animo pur essendo consapevoli di valere molto e di poter dare il proprio contributo alla società in ciò che si ama fare.

La critica ha accolto molto bene l'arrivo di questo ragazzo sui palcoscenici della musica italiana ed anche gli ascoltatori sembrano apprezzare il cantautore aretino, che con una voce non certo di quelle classiche e impeccabili ma che punta più sul graffiato e sull'emozione, trasmette la malinconia e la sofferenza dei suoi testi da lui personalmente scritti e musicati, e questa è sicuramente una marcia in più.
Per farvi capire del buon impatto che Il Cile ha avuto sul pubblico basta solo dire che in poco meno di 10 ore il suo album di debutto ha raggiunto il 1° posto nella classifica italiana su I-Tunes.

Al contrario di molti giovani che oggi giorno "sfondano" nel mondo musicale lui non arriva da nessun reality, nessun concorso particolare o via preferenziale, ha fatto la gavetta classica tra locali di paese, studio e sacrificio fino a farsi produrre da qualcuno che poteva aiutarlo a farsi conoscere nel panorama musicale nazionale.

E' solo una meteora passeggera come tante altre in Italia o Il Cile continuerà a stupirci ancora? questo solo il tempo ed il vero talento potranno dircelo, ma a giudicare da questo debutto ha tutte le carte in regola per dire la sua ancora a lungo in materia di musica, segno che per fortuna ancora oggi non solo popolarità ed apparenza possono raggiungere i massimi vertici in ogni campo.

Vi cito a chiusura di articolo un verso di una sua canzone, tratto da "Il mio incantesimo":

"Domani mi riprenderò, la luce del sole che nasce anche se, nell'aria di questa notte afferro solo gocce di mercurio ed ogni ricordo è un diluvio di sogni accartocciati"

Il mio consiglio personale? è quello di ascoltarlo non una volta e accantonarlo via tra tutti gli altri dischi, ma di riascoltarlo più e più volte attentamente, solo così potrete percepirne la poetica e l'anima delle sue canzoni.

Infine il giudizio, beh, non è mia usanza dare un voto numerico alle canzoni ed agli artisti, ma la mia volontà è semplicemente quella esprimere ciò che ho percepito ascoltando l'album, ed in questo caso i pareri non possono che essere più che positivi, personalmente mi sono rispecchiato molto nei suoi testi, ci ho visto la mia vita ed il mio essere in larghi tratti, e probabilmente è la stessa sensazione che hanno percepito i tanti ascoltatori di musica che hanno acquistato il disco come me.

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