sabato 14 novembre 2015

ATTENTATI A PARIGI! E' UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA...

attentato parigi
Un'istantanea dei momenti di terrori in uno dei luoghi colpiti dagli attentati

Ci risiamo!E' successo di nuovo, e a meno di un anno di distanza dai fatti di Charlie Hebdo, la Francia ripiomba nel terrore e stavolta in modo ancora più eclatante, diversi attacchi nel cuore di Parigi hanno seminato morte e paura, il bilancio provvisorio è di più di 150 morti e centinaia di feriti, gli attacchi si sono susseguiti quasi in contemporanea in diversi punti della città, tra i più rilevanti il Teatro Bataclàn, un ristorante cambogiano, Les Halles e lo Stade San Denis dove era in corso la gara amichevole tra la Francia e la Germania, tutto ha inizio alle 21 circa quando Parigi inizia a vivere la movida notturna del week end, prima le esplosioni al di fuori dello stadio, poi l'irruzione di più kamikaze con il volto coperto nel teatro Bataclàn dove era in corso il concerto di una band rock americana, nello stesso tempo parte la strage nel ristorante cambogiano e infine Les Halles dove il terrore scatta per strada a colpi di kalashikov, ed è così che una nuova tragedia di matrice islamica si compie con l'Isis che rivendica gli attentati e allerta l'occidente ancora una volta "Questo è solo inizio, le prossime saranno Londra, Roma e Washington", "Allah o akbar"(Allah è grande) è il grido unanime degli attentatori.

Stavolta il numero di vittime è terribilmente alto, più di 150 innocenti hanno perso la vita mentre erano al ristorante dopo una settimana di lavoro o si godevano un concerto, o ancora un allegro match di calcio oppure una semplice passeggiata nel centro della città più romantica del mondo, è invece così in poche ore di terrore hanno perso la vita per mano di fanatici religiosi ormai in preda al delirio mondiale che vengono a distruggere la tranquillità ed il torpore delle nostre dimore, dei nostri luoghi, della nostra vita.

COSA FARE?

Innanzitutto allontanare populismi e demagogia, dopo lo smarrimento e la paura iniziale non farsi sopraffare dalle dichiarazioni altisonanti di politici razzisti e xenofobi che sfruttano selvaggiamente(e senza vergogna) il momento per guadagnare consensi e comprendere che la minaccia non giunge dai mari, dai migranti, da chi fugge da costoro che non guardano in faccia a nessuno di fronte al desiderio di uccidere e di dominare il mondo, di famiglie, donne, uomini e bambini che fuggono lontano da quei luoghi dove terrorismo e paura sono ormai la quotidianità, tuttavia è chiaro che sia arrivato il momento da parte dei governi occidentali di prendere decisioni forti, forse difficili e che potrebbero cambiare(magari anche in peggio) il futuro del pianeta, non basta chiudere le frontiere, non bastano i controlli, non basta l'antiterrorismo, non bastano i raid aerei "ad minchiam" qui e là, è arrivato il momento di agire e concretamente al cuore del problema affrontando l'Isis a tu per tu sul loro terreno attraverso una coalizione internazionale seria ed unita contro costoro che stanno distruggendo la stabilità e la pace mondiale, andarli a prendere fisicamente nei loro covi, nei loro antri e nelle loro roccaforti combattendoli faccia a faccia, insomma è chiaro che l'Isis ha dichiarato guerra alla civiltà e la civiltà fino ad ora ha risposto in modo fiacco, impaurito ed inefficace, è pur vero che al momento si tratta di una guerra asimmetrica con l'Occidente che prova a colpire unicamente i terroristi e con loro che non fanno distinzione tra civili, politici e militari, non hanno obiettivi specifici, ma colpiscono indistintamente, senza se e senza ma.

QUALI SONO LE CAUSE CHE HANNO PORTATO A TUTTO QUESTO?

1) LA RELIGIONE

La deriva estremista e fondamentalista della religione Islamica ha ormai raggiunto livelli esorbitanti, una religione sicuramente fin dal principio deviata e pericolosa(tuttavia sulla carta non meno di quella cattolica o di altre religioni), infatti la Bibbia nei suoi testi(specie l'Antico Testamento) non ha nulla a che invidiare al Corano, vi cito alcune parti della Bibbia davvero interessanti:

1 – ‘Per sei giorni si lavorerà, ma il settimo sarà per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque in quel giorno farà qualche lavoro sarà messo a morte’. (Esodo 35:2)
 6 – Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adùltero e l’adùltera dovranno esser messi a morte.
 7 – Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. (Levitico 20:13)
 8 – Quanto allo schiavo e alla schiava, che avrai in proprietà, potrete prenderli dalle nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo schiavo e la schiava. (Levitico 25:44)
Il problema semmai non è la religione islamica in se, ma la religione in generale che di fatto da sempre è stata fonte di guerre, spargimento di sangue e conflitti in nome di un Dio e della scellerata interpretazione dei testi "scari" della razza umana, la Chiesa Cattolica lo ha fatto con le crociate prima mentre l'Isis lo sta facendo ora in modo differente e più "moderno", ma differenze d'ideali non ve ne sono...

2) L'INDEBOLIMENTO POLITICO DEL MEDIO ORIENTE

La caduta di Saddam Hussein in Iraq prima e di Gheddafi in Libia poi hanno apparentemente portato venti di speranza democratica in quei paesi che tuttavia sono spariti in men che non si dica lasciando di fatto in quei paesi un totale vuoto politico che ha portato alla salita al potere del fondamentalismo islamico che ha trovato possibilità di radicarsi in modo uniforme portando alla nascita dello Stato Islamico che oggi sta terrorizzando il mondo, se prima la minaccia proveniva da Al Queda oggi è l'Isis a seminare terrore e distruzione in medio oriente e sopratutto nelle nostre fino a poco fa tranquille realtà occidentali.

3) LE FORNITURE DI ARMI AL MEDIO ORIENTE

E' chiaro di come gli interessi economici del passato, in particolare per paesi come Russia e Cina(ma senza escludere gli Usa e la stessa Italia) abbiano portato alla vendita nei paesi arabi di numerose armi da guerra senza un minimo di lungimiranza futura secondo il quale se tali armi fossero finite un giorno nelle mani sbagliate si sarebbero potute ritorcere contro la nostra stessa società che anni addietro gliel'ha fornite, ed ecco che oggi quel giorno è giunto, con armi russe, italiane, cinesi, americane e quant'altro che uccidono noi stessi...

COME ARGINARE TUTTO QUESTO?

1) CHIUSURA DELLE FRONTIERE

Molti di voi leggendo questo mi daranno del populista salviniano, ma...lasciatemi spiegare!La chiusura delle frontiere è oggi necessarie per impedire l'entrata e l'uscita da parte di terroristi sui nostri territori pur ribadendo che la minaccia terroristica non giunge di certo dai barconi della disperazione che ogni giorno toccano le coste italiane, greche e spagnole, la chiusura delle frontiere porterebbe ad un controllo più semplice(alle dogane, agli aereoporti, nelle stazioni) dove ogni singolo ingresso e uscita verrebbe schedato, il tutto a vantaggio della sicurezza sia nazionale che dell'intera Europa.

2) CONTROLLO SISTEMICO DELLE MOSCHEE

E' chiaro come le moschee rappresentino il covo "legale" principale dove il fondamentalismo islamico possa germogliare, nascere e portare giovani musulmani ad abbracciare gli ideali più contorti e beceri dell'Islam, ecco perchè personalmente ritengo necessario osservare molto da vicino ogni moschea attualmente presente sul territorio e chiudere quelle che in passato sono state assicurate come "fonte di proselitismo fondamentalista"

3) DICHIARAZIONE DI GUERRA UNANIME CONTRO L'ISIS

Come detto precedentemente l'attentato di ieri a Parigi ha rappresentato una vera e propria dichiarazione di guerra all'Occidente da parte del sedicente stato Islamico, pertanto è ormai inevitabile evitare uno scontro che di fatto è già in atto, sta solo a noi decidere se restare passivi e parare in modo più o meno efficace i colpi oppure tentare a nostra volta un attacco che se deciso(seppur dopo lungo tempo) potrebbe portare a debellare l'attuale di fatto forza superiore del terrorismo, si rende quindi necessario un intervento unito via terra contro l'Isis e non solo attraverso raid aerei che è lapalissiano lasciano il tempo che trovano...

Che i nostri politici vogliano ammetterlo o no, che i nostri politici vogliano mascherare il tutto con le solite parole di cordoglio e di circostanza, signori siamo in guerra, ed in guerra o si combatte o si muore, personalmente sono un pacifista e diplomatico per antonomasia ma contro tali derive bestiali dell'umanità non vi è altra soluzione alcuna.

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