mercoledì 14 gennaio 2015

DIMISSIONI NAPOLITANO, L'ANALISI DI CIO' CHE E' STATO E CHE SARA'

Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica dal Maggio 2005 al Gennaio 2015

E' ormai notizia nota a tutti delle dimissioni del Presidente della Repubblica Italiana che oggi 14/01/2015 alle ore 10:35 sono diventate ufficiali, ma che Presidente è stato Giorgio Napolitano?

Di che se ne dica sul web e da parte di partiti(specie dell'attuale opposizione) Napolitano per certi versi ha fatto la storia della Repubblica Italiana, innanzitutto perchè è stato il primo Presidente a fare due mandati consecutivi(seppur questo secondo durato solo poco meno di due anni) e poi a dover compiere scelte coraggiose e impopolari ma utili alla sopravvivenza del nostro paese.

Quattro governi si sono succeduti durante i suoi nove anni da Presidente, dalla caduta del governo Berlusconi alla scelta di Mario Monti come suo successore fino alle recenti elezioni politiche del 2002 e l'incarico di governo affidato a Bersani prima ed Enrico Letta poi fino a giungere all'attuale governo a guida Renzi.

Partendo proprio da Monti fu una scelta dettata dal buon senso in un momento di vuoto politico impressionante, una scelta per ridare all'Italia la credibilità ormai ai minimi storici del nostro paese, ed almeno in questo senso la scelta è stata più che azzeccata, dall'altro di certo il Governo Monti non ha fatto gli interessi dell'economia reale e del popolo italiano ma allo stesso tempo ha salvato il paese da una pericolosissima uscita dall'Euro nonchè dal rischio "Default" che avrebbe comportato il totale fallimento del sistema Italia, per questo Napolitano è stato un salvatore ed un boia allo stesso tempo, eroe agli occhi dell'Europa, boia agli occhi del suo popolo, ma si sa i grandi uomini devono compiere anche scelte impopolari, questo gesto non è ancora stato compreso da molti italiani, e solo i posteri daranno al Presidente uscente la sua gloria in tal senso.

Passiamo poi al governo Letta frutto dell'incapacità di Bersani (uscito dalle urne si vincitore ma con una maggioranza insufficiente per governare da solo) di creare un'alleanza solida che potesse avviare la legislatura, Letta è riuscito ad incarnare la buona politica, la serietà ed il giusto appeal che un politico deve avere tuttavia senza dare reali e tangibili risposte ai cittadini, è pur vero che in un periodo di crisi come quello(e come lo stiamo vivendo ancora oggi) dare risposte concrete e visibili nell'immediato non era semplice se non impossibile, lasciando il terreno al facile populismo e a l'anti politica.

Ed infine il Governo Renzi, quest'ultimo non su scelta diretta di Napolitano ma del Partito Democratico nel frattempo passato proprio nelle mani dell'ex sindaco di Firenze, governo ancora attuale...

Tutti e tre governi non di "scelta popolare" come affermano alcuni(in particolare appunto populisti e anti politici), tuttavia basterebbe aprire un libro di diritto per sapere che il popolo italiano vota per determinare la suddivisione di Camera e Senato e non certo chi deve governare, nome che spetta unicamente proprio al Presidente della Repubblica proporre(di solito il primo incarico viene affidato al partito che ha vinto più o meno largamente le elezioni, ma non è detto...), è questo per ogni cittadino è importante saperlo!

Tornando al tema principale, ovvero Napolitano, molti li contestano il silenzio sulla questione trattativa Stato-Mafia ancora oggi ricca di lacune, tuttavia egli ha rappresentato l'istituzionalità di uno Stato che in questi nove anni ha rischiato di sgretolarsi ed andare irrimediabilmente a pezzi e che lui con scelte coraggiose e ripeto a volte anche impopolari è riuscito a tenere in piedi seppur con le sue mille difficoltà e con sacrificio è rimasto anche dopo la scadenza del settennato nella piena incapacità politica di scegliere un suo successore, se oggi l'Italia è ancora un paese credibile e vivo lo si deve specialmente a lui, ma questo in pochi lo capiranno, almeno oggi 14 Gennaio, chissà forse fra qualche decina d'anni per molti sarà diverso e si comprenderanno meglio questi storici e delicatissimi nove anni di "Re Giorgio"

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