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| Genny la carogna |
Ieri a Roma non è andata di scena una finale calcistica ma un disegno perfetto di quella che è l'Italia, il disegno di un individuo colluso con qualche clan della malavita organizzata che decide se una partita debba essere giocata o meno, con polizia e forze dell'ordine che pendevano dalle sue labbra attendendo la sua autorizzazione a dare il via al match, al di là che le intenzioni del tifo partenopeo ( e vogliamo pensare che sia solo la classica piccola parte) potessero essere benevoli in solidarietà al tifoso napoletano brutalmente ferito poche ore prima fuori dallo stadio (seppur sembra essere stato appurato che l'evento non ha nulla a che vedere con la partita ne con scontri tra tifosi ma si tratterebbe di un episodio di criminalità comune) i modi non sono stati certo i migliori, anzi tutt'altro, capi ultras con maglie dalla vergogna immensa (vedi foto), fumogeni lanciati contro forze dell'ordine, di sicurezza e vigili del fuoco (di cui uno colpito e ferito lievemente) e con la minaccia che qualora si fosse giocato senza il loro permesso sarebbe stato messo tutto a ferro e fuoco dentro e fuori lo stadio.
Ci si chiede spesso dell'odio verso Napoli, i napoletani ed in particolare verso i tifosi, premettendo che ogni coro, striscione o inneggiamento al riguardo è di una stupidità estrema, che Napoli è anche se non sopratutto molto altro, di certo ieri sera il tifo partenopeo non ha fatto nulla per non fomentarlo questo odio rendendosi protagonista di comportamenti violenti, civili e di stampo mafioso e di vergognosa solidarietà verso i criminali, basta solo vedere (in foto) cosa c'è scritto sulla maglietta di Genny la carogna (il capo ultras della curva azzurra), cita..."Speziale libero", per chi non lo sapesse Speziale è il cognome dell'ultras che anni or sono durante il derby di sicilia tra Palermo e Catania uccise l'agente Filippo Raciti, per un attimo ieri sera leggendo quella maglia ho pensato chissà se la moglie ed i figli di quell'uomo stanno vedendo queste immagini e chissà cosa staranno pensando che quell'uomo stava decidendo le sorti di tutto.
Una partita sotto scacco di un individuo poco raccomandabile (limitiamoci a definirlo così), una partita caratterizzata dal ricatto e delle pretese di una curva con ogni scelta diversa che sarebbe corrisposta ad una dichiarazione di guerra, lo Stato servo di questa gentaglia, degli ultras e del tifo estremista e violento, e si è letto di molti che tentavano di giustificare il tutto affermando che qualora non fossero stati accontentati e la partita non fosse stata giocata sarebbe stato peggio, ma tutto ciò è davvero giustificabile? vi sembra metodologia di normalità e di un paese democratico?
O lo Stato fa veramente qualcosa debellando anche con forza gli ultras e queste tifoserie violente (di tutte le squadre sia chiaro) come si fece in Inghilterra anni fa oppure episodi come questi si ripeteranno ancora una, dieci, cento volte nei prossimi giorni, mesi ed anni facendo sprofondare l'Italia nella melma più assoluta agli occhi di tutto il resto del mondo, ma sopratutto l'orgoglio italiano che va a farsi benedire nei cuori di noi italiani lasciando spazio alla vergogna di cosa siamo, perchè quella di ieri sera purtroppo è una fotografia perfetta del nostro paese.

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