Nella quarta serata la gara si ferma, spazio alla nostalgia e alla melanconia con i big che in compagnia di alcuni ospiti celebrano le grandi canzoni del passato dei migliori autori italiani, inoltre è la serata che proclamerà il vincitore della sezione giovani.
Il Festival si apre con il vincitore dello scorso anno Marco Mengoni che interpreta "Io che ho avuto solo te" di Sergio Endrigo, subito dopo spazio ai Big e alle loro rivisitazioni:
I Perturbazione con una fuori luogo Violante Placido cantano "La donna cannone" di De Gregori, poi Francesco Sarcina con un inedito Riccardo Scamarcio alla batteria in un energica "Diavolo in me" di Zucchero, Frankie Hi-Nrg si gioca malissimo il jolly Fiorella Mannoia sulle note di "Boogie" di Paolo Conte, per Noemi un'agghiacciante interpretazione di "La costruzione di un amore" di Ivano Fossati (seppur cantata dall'immortale Mia Martini), breve stop con l'annuncio della morte per un incidente stradale di Francesco Di Giacomo, celebre voce del Banco del Mutuo Soccorso, Francesco Renga chiude il primo gruppo in compagnia di Francesco Silvestre (detto bimbominchiosamente Kekko) con "Un giorno credi" di Edoardo Bennato, le urla di strazio sono state avvertite sino in quel di Marsiglia.
Spazio poi al secondo ospite della serata, Mister Sim Salabim, il Re della prestidigibilità, Sir il mago Silvan, si va avanti con la gara, tocca a Ron con una piacevole interpretazione di "Cara" del compianto Lucio Dalla, Arisa si esibisce con "Cucurucucù" di Battiato in compagnia di un gruppo danese, poi un tuffo dalla piattaforma da dieci metri(e non a candela) nella piscina della nostalgia più totale con l'immortale Gino Paoli che oltre ad un suo brano intona anche quelli di alcuni dei suoi colleghi della vecchia ma sempre efficace scuola genovese dei cantautori.
Spazio ai giovani, per la prima volta ad un orario decente, si esibiscono Diodato con la sua "Babilonia", Zibba in "Senza di te", Rocco Hunt con "Nu journ buono" e infine The Niro con "1969".
Momento marchetta a "Mamma Rai" con Luca Zingaretti che legge una lettera del giornalista ucciso dalla mafia Peppino Impastato e promuove la sua fiction "Il giudice meschino" che andrà in onda dopo il festival.
Nuova tripletta degli omaggi dei Big ai grandi della musica italiana, Gualazzi feat. Bloodybeetroots e con Tommy Lee in un'inedita e tutto sommato piacevole "Nel blu dipinto di blu" (abbiamo scoperto che l'uomo mascherato sa anche canticchiare), poi Cristiano De Andrè emoziona tutti con "Verranno a chiederti del nostro amore" del suo indimenticato padre, infine Renzo Rubino con Simona Molinari interpretano "Non arrossire" di Giorgio Gaber, anche questa esibizione è risultata molto bella.
Nuova marchetta con Enrico Brignano che omaggia magistralmente Aldo Fabrizi e poi promuove il suo nuovo programma in prima serata che andrà in onda a fine febbraio.
Quadripletta finale degli omaggi dei big, Giusy Ferreri con gli attori Aber e Boni interpretano (completamente fuori tempo per colpa di lui) "Il mare d'inverno" di Ruggeri (cantata dalla Bertè ovviamente), Antonella Ruggiero con "un'orchestra di tablet" canta "Le miniere" dei New Trolls, esibizione molto particolare, ma volete mettere il fascino del suono e del movimento prodotto da uno strumento musicale ad uno fatto con un click?, Giuliano Palma con la sua orchestra in "I say sto 'cca" di Pino Daniele, da loro è stata però trasformata in "Ai sei stocà" dalla battuta sul doppio senso servita su un piatto d'argento, morale: se vuoi cantare in napoletano impara il napoletano!
Infine l'espulso Riccardo Sinigallia con Paolo Turci, Marina Rei e Paolo Arzilli interpretano "Ho visto anche gli zingari felici" di Claudio Rolli.
Ultimo ospite della serata Paolo Nutini che debutta con una sua versione del Caruso di Dalla e poi si dedica ad alcuni suoi brani.
E' arrivata la fine della serata, è quasi l'una ed il sonno galoppa, vengono annunciati tre premi per i giovani ed uno per il miglior arrangiamento (generale), Zibba vince sia il premio della critica Mia Martini, sia il premio Sala Stampa e tv Lucio Dalla, il miglior arrangiamento va a Renzo Rubino per "Per sempre e poi basta"(il brano eliminato nella seconda serata).
Vince Sanremo 2014 Roccon Hunt con "Nu juorno buon", al secondo posto Zibba, terzo Diodato, chiude The Niro.
Una quarta serata che ha visto un ulteriore calo degli ascolti e nostalgia e vintage un pò troppo galoppanti, non ci resta ora che attendere questa sera per conoscere il vincitore del Festival di Sanremo 2014.
N.B Sanremo Song Contest si è fermato insieme alla gara e riprenderà questa sera con l'ultima serata, Riccardo Sinigallia espulso dalla corsa alla vittoria vera e propria invece resterà nella nostra gara virtuale.
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