Ieri si è concluso a Barcellona il XVI Mondiale di nuoto, notevoli sono state le conferme, i record del mondo battuti ed anche qualche piacevole sorpresa.
IL RE
Per molti il nome più altisonante per la nomina a Re di questi giochi è quello dell'americano Ryan Lochte, ma per me colui che ha dimostrato veramente il suo valore è stato il cinese Sun Yang, un atleta capace di nuotare in tutte le distanze combattendo per l'oro, è lui il possibile erede di Micheal Phelps? probabile, da tenere d'occhio però anche il giapponese Kosuke Hagino, tuttavia ancora incapace a vincere, ma ha solo 19 anni ed ampi margini di miglioramento, una cosa sembra certa, il nuovo Re del nuoto sembra dover provenire dall'oriente.
LA REGINA
Stavolta però non possiamo non andare in America, Melissa Franklin ai più conosciuta come Missy, per gli amici "Miss dentatura perfetta" ha dimostrato di gran lunga di essere la nuotatrice femminile del momento, capace di nuotare in vari stili e distanze dominando incontrastata, senz'altro continuerà a scrivere altre pagine di storia del nuoto ancora per lungo tempo.
I BRONZI SORPRENDENTI
Dal sudafricano Giulio Zorzi, alla neo zelandese Lauren Boyle, dal finlandese Matti Mattson al veterano trinidadiano George Bovell per concludere con l'azzurro Paltrinieri, insomma sono quegli atleti che non ti aspetti, che in una finale sembra già tanto ci siano arrivati e che sono inizialmente condannati a semplici comparse, vuoi per inesperienza o vuoi per l'esatto contrario, eppure al tocco finale della piastra si ritrovano sorprendentemente con una medaglia al collo, forse ancora più preziosa di quel che è o di quel che sarebbe per un'atleta abituato a stravincere, insomma una medaglia che diventa simbolo ed esempio vivente che nella vita con sacrificio, passione ed un pizzico di fortuna si può arrivare veramente a tutto.
ALTRI PROTAGONISTI
Katie Ledecki è un'altra ragazza americana dal presente straordinario e dal futuro immenso, formidabile specie nelle lunghe distanze ha infranto il record del mondo negli 800 e nei 1500.
Destino beffardo invece per la danese Rikke Moller Pedersen, record del mondo in semifinale nei 200 rana per poi arrivare solo seconda in finale battuta da una pimpante Yulia Efimova, incredibile poi ciò che è successo nei 50 rana con protagonista proprio la russa, record del mondo in batteria per lei, poi battuto da Ruta Meilutyte in semifinale e con la russa medaglia d'oro in finale proprio davanti alla lituana, stavolta però senza record del mondo.
Notevole anche la prestazione dell'australiana Cate Campbell, vittoriosa alla stragrande nei 100 Stile Libero.
Venendo al campo uomini impossibile non citare a questo punto Ryan Lochte, che nonostante non si sia presentato a Barcellona in piena forma ha comunque ottenuto buoni risultati ( per lui 3 vittorie: 200 dorso,200 misti e nella staffetta 4x200 stile libero) seppur da lui è chiaro che ci si aspetti il dominio assoluto, gloria immensa anche per Chad Le Clos, per il nuotatore sudafricano dominio assoluto nei 100 e 200 farfalla, e per finire Cesar Cielo, il brasiliano dominatore assoluto della vasca secca ( 50 Stile Libero e 50 Delfino) che ogni volta sul podio come fosse il primo lo vede protagonista in lacrime, segno di grandissima umiltà.
LE DELUSIONI
Tralasciando il capitolo Italia che verrà affrontato dopo, parliamo ora di chi non ha mantenuto le attese, ed al primo posto c'è senz'altro l'Australia ben al di sotto delle proprie potenzialità, sopratutto nelle staffette, sicuramente il team di Magnussen e compagni non potrà tornare a casa soddisfatto da questi giochi, anche per la Cina tutto sommato oltre il dominio di Sun Yang, sopratutto in campo femminile non è stato certo un mondiale soddisfacente.
IL CAPITOLO ITALIA
La spedizione azzurra è stata salvata esclusivamente da Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri, argento nei 200 Stile Libero la prima e bronzo nei 1500 Stile Libero il secondo, tutto sommato buone le prospettive per quanto riguarda la vasca secca con Mattia Pesce 8° in finale nei 50 rana ma con grossi margini di miglioramento e Matteo Rivolta 7° nei 100 delfino ed anche lui con ampi margini per buone prospettive future, per il resto grosse delusioni da parte di coloro che in passato ci hanno portato a piacevoli medaglie ovvero Fabio Scozzoli e Filippo Magnini su tutti, in campo femminile sembra interessante la progressione di Ilaria Bianchi.
Se il nuoto italiano vuole fare progressi deve permettere maggiormente ai giovani di avvicinarsi a questo mondo, per molti nel nostro paese ancora irraggiungibile in quanto troppo costoso e spesso eccessivamente privatizzato, tra l'altro troppo fidelizzato con le forze armate ( così come l'atletica o la scherma ad esempio), cosa che non permette a molti potenziali campioni di scoprirsi mai tali, inutile citare il modello americano che vede ogni tipo di sport praticato nelle scuole, nei college e nelle università, tuttavia questo è un problema non solo sportivo ma anche di scelte politiche poco mirate a tale scopo nel nostro paese, un auspicio di cambiamento il mio che temo rimarrà eternamente incompiuto.
GLI ONORI DI CASA
A fare gli onori di casa è stata senz'altro Mirella Belmonte Garcia colei che ha regalato maggiori emozioni agli spagnoli tuttavia senza raggiungere mai l'oro e far risuonare all'interno del Palau Saint Jordi l'inno del paese ospitante, per lei due argenti (200 farfalla e 400 misti) e un bronzo (200 misti).
Non ci resta ora che attendere il prossimo grande mondiale che si terrà a Kazan, in Russia, nel 2015.
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