RISULTATI CAMERA
RISULTATI SENATO
( Le immagini sono prese da Repubblica.it )
Si sono rivelate delle elezioni ancora più complicate del previsto, con la coalizione di Centrosinistra nettamente favorita sulle altre con la sola incertezza del Senato ed infatti così è stato, ma con numeri assai più limitati rispetto alle previsioni.
Il Centrosinistra di Bersani la spunta per meno di mezzo punto percentuale alla Camera e (anche grazie al voto estero) si assicura il premio di maggioranza del 55% previsto dalla legge elettorale, avrà così 340 deputati, al Senato la maggioranza è risicata a soli 3 seggi in più ( così come fu con Romano Prodi nel 2006) e con soli 120 seggi è impossibile avere autonomia governativa ( ne servono 158 per una maggioranza di questo tipo).
Il Centrodestra di Berlusconi è stato autore di una grande rimonta, grazie al carisma, alla verve ed alle proposte del cavaliere è riuscito quasi a ribaltare la situazione alla Camera ed impedire la governabilità al Senato da parte del centrosinistra, conquistando 117 seggi, questo sopratutto grazie alla conquista elettorale nelle regioni più decisive, tre su tutte Lombardia, Veneto e Sicilia, per non tralasciare Campania e Puglia.
Il Movimento 5 Stelle attua 3/4 del ribaltone, conquistando il 25,5% alla Camera ( relativi a 118 deputati) e quasi il 24% al Senato ( che corrispondono a 54 senatori), visti i risultati generali quindi sarà proprio la forza di Grillo quella a cui rivolgersi per potersi assicurare una maggioranza al Senato, tuttavia è impresa assai ardua, dato che, ciò che combatte il Movimento 5 Stelle è proprio il sistema dei partiti e quindi un alleanza solida volta alla tenuta di un governo pare un ipotesi ottimisticamente parlando assai remota.
Monti si dice soddisfatto dei risultati elettorali raggiunti, tuttavia è chiaro che le aspettative erano altre, 10,5 % (45 seggi) alla Camera e 9,1 al Senato ( 18 senatori), chiaramente una forza che sarà impalpabile o quasi per l'economia del governo che verrà, resta fuori comunque Gianfranco Fini ed il suo FLI, anche Casini e l'UDC sono andati vicini a ritrovarsi con le porte del Parlamento sbarrate.
Ed infine Rivoluzione Civile di Ingroia e Fare per fermare il declino di Giannino che restano fuori sia dalla Camera che dal Senato non raggiungendo la soglia di sbarramento in nessuna delle due ale del parlamento, assieme ad Ingroia restano fuori anche Di Pietro, Rifondazione Comunista e i Verdi.
IL COMMENTO DEI RISULTATI
Risultati che annunciano l'instabilità e l'ingovernabilità più totale frutto di una campagna elettorale che si è rivelata disastrosa per il Centrosinistra, un Bersani che alla fine è risultato impalpabile, anzi deleterio per la sua coalizione, perdere 8 punti percentuali durante tutto l'arco della campagna elettorale è un'impresa epica, certo in negativo, ma è comunque un'impresa, e sono molti quelli che oggi si pongono la domanda " E se ci fosse stato Renzi?".
Dall'altra parte l'apparente rimonta demagogica delle promesse, dei rimborsi e delle proposte che fino al giorno prima sembravano lontane anni luce dalla politica destrorsa hanno portato il Centrodestra ad una sfiorata vittoria, che poi a dir la verità di rimonta poco si tratta dato che il risultato si è mantenuto sui risultati che si auspicavano con l'ultimo sondaggio pubblicato due settimane fa, è la Sinistra che è calata a tal punto da allinearsi agli standard previsti per Berlusconi ed alleati, c'è comunque da dire che l'Italia è una nazione decisamente tendente all' "occidente politico", dato che da sempre quando ha vinto la destra lo ha fatto sempre in modo netto, mentre le vittorie di sinistra son state sempre risicate, e ciò si è rivelato veritiero anche in questo caso.
Sul fronte Beppe Grillo è stato sicuramente un successo, se prendiamo le percentuali dei voti dei singoli partiti ( e non delle coalizioni), il Movimento 5 Stelle è PRIMO PARTITO alla CAMERA e conquista il potere di poter dare stabilità o meno al Senato al prossimo governo, per cui è sicuramente una grande conquista, ora bisognerà vedere cosa intenderanno fare, come comportarsi e se veramente porteranno il cambiamento tanto promesso fin dalla nascita del movimento.
I POSSIBILI SCENARI
La palla spetterà al Centrosinistra, sulla carta vincitore di queste elezioni, tuttavia come detto con questi risultati e con questa legge elettorale che gli ha generati non può governare da solo( per via della mancanza di maggioranza al Senato) e deve creare quindi un governo di larga intesa.
PD+SEL+M5S: Numeri alla mano la prima possibilità che si paventa è un'alleanza con il Movimento 5 Stelle quindi, alleanza che però come detto, dato i principi radicanti dei "grillini" si prevede assai difficoltosa, seppur la Sicilia insegna che è possibile farlo, anche se con una stabilità di governo vacillante giorno per giorno ed una credibilità europea radente lo zero.
Questo porterebbe ad una maggioranza potenziale fittizia di 174 senatori (maggioranza fissata a 158) contro i 117 all'opposizione con tutte le riserve del caso sopra riportate.
PD+SEL+M5S+MONTI: All'alleanza precedente bisognerà aggiungere i Senatori Montiani, tuttavia questa è solo una possibilità esclusivamente teorica, nella pratica pura utopia.
Questo porterebbe ad una maggioranza utopica di 192 seggi con i soliti 117 all'opposizione.
PD+PDL Ultima soluzione apparentemente stramba ma non per questo non fattibile, seppur esclusivamente per il bene del paese, è un alleanza tra le due principali ed opposte forze, ovvero Centrosinistra e Centrodestra assieme per avviare possibili riforme strumentali ( rivisitazione della Costituzione, riforma strutturale di Camera e Senato e la riforma elettorale ad esempio), tuttavia a mio avviso questa sarebbe una possibilità volta a portare semplicemente a nuove elezioni entro qualche mese, un anno al massimo, per far si che si determini un nuovo governo con una maggioranza chiara, limpida e netta seppur con tutti i rischi del caso per il sistema così com'è conosciuto.
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