sabato 28 luglio 2012

ILVA Taranto, una scelta tra lavoro e salute


Mentre tutti gli occhi del mondo sono puntati su Londra, la cronaca italiana è turbata in questi giorni dal caso ILVA di Taranto, un' industria che da oltre 30 anni produce acciaio, è notizia di solo qualche giorno fa che il Tribunale ha bloccato sei impianti a caldo dell'industria bloccando di fatto l'attività lavorativa.

TARANTO- L'inchiesta è ormai da anni che va avanti e sembra essere arrivata al capolinea, gli operai per tutelare il proprio lavoro( sono quasi 11.000 tra dirigenti, tecnici e operai impegnati nella fabbrica) sono scesi in strada bloccando praticamente il traffico in entrata e in uscita dalla città.

Il problema è ora scegliere fra la salute dei cittadini di mezza Puglia e la tutela dello stipendio di ogni operaio e relativa famiglia, una scelta non certo semplice nè per le istituzioni ne per i cittadini, giustamente gli operai e relative famiglie si schierano a favore della riapertura della fabbrica, la paura di non avere più uno stipendio è grande, i politici si spaccano tra dichiarazioni di solidarietà ai lavoratori e di salvaguardia della salute e dell'ambiente, insomma... come al solito due piedi in una scarpa, il Tribunale è l'unico che pare abbia fatto la sua scelta tutelando ( forse un pò troppo tardi) la salute pubblica.

Per chi non è mai stato a Taranto non può capire cosa sia l'aria e l'ambiente intorno a questa fabbrica, vegetazione grigia o completamente assente, le strade e relativi paracarri che percorrono la zona sono color ruggine, stesso colore del cielo sopra la città, e questi effetti si ripercuotono con effetti meno visibili non solo nella zona di Taranto, ma in tutto il Salento ed in parte di Basilicata e Calabria ( un esempio in foto)

Resta "semplicemente" da scegliere, tutelari 11000 stipendi o la salute di più di 400000 abitanti? Una soluzione per ora pare assai lontana e questa vicenda non si concluderà certo in pochi giorni, il problema ILVA che va avanti ormai da decenni proseguirà ancora per mesi e anni, staremo a vedere come evolverà.

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