venerdì 21 novembre 2014

SENTENZA ETERNIT: UNA DELLE PAGINE PIU' BUIE DELLA GIUSTIZIA ITALIANA

eternit

Mi sembrava doveroso scrivere due righe su quanto è accaduto ieri riguardo la clamorosa sentenza Eternit che ha assolto l'unico imputato (ovvero l'allora patron svizzero di Eternit), il caso esplode a metà anni 80/inizio anni 90 quando diversi studi dimostrano che le fibre di amianto se inalate provocano gravi malattie(specie a livello polmonare) e forme di tumore incurabili, e bene a Casale Monferrato c'era una fabbrica(l'eternit appunto) che produceva prodotti edilizi contenenti proprio l'amianto e di come un'intera città iniziò ad accorgersi della causa delle morti e del vertiginoso aumento di casi tumorali nella zona, quasi 30 anni dopo siamo ancora qui con più di 2000 morti tra lavoratori e cittadini che si sono ammalati a causa di questa fabbrica, e...dopo la sentenza di colpevolezza di primo grado ieri è arrivato il vergognoso epilogo, l'assoluzione per prescrizione!

Eh beh certo perchè in Italia i processi hanno una scadenza e se non giudicati per tempo essi decadono come se nulla fosse, ora beh se si tratta del furto di una caramella o di un litigio condominiale può anche passare, ma qui stiamo parlando di un reato grave, provato ed ammesso!
Un padrone di una fabbrica che consapevole dei rischi che correvano i suoi dipendenti e l'intera zona in cui il complesso industriale era ubicato se ne è deliberatamente fregato della salute pubblica a vantaggio di un proprio tornaconto personale, con la coscienza sporca per l'omicidio(perchè di omicidio si tratta) di più di 2000 anime esso ancora oggi si dichiara estraneo ai fatti, purtroppo la conta delle vittime non è destinata a finire visto che la zona è ancora contaminata e si registrano nuovi casi di tumore ogni settimana.
L'amianto non va in prescrizione!Delle morti certificate e comprovate non possono essere prescritte!Chi ha provocato tutto questo non può restare impunito solo perchè il processo è "scaduto"!

Per fortuna questa non è l'ultima parola di questa triste vicenda e ben presto (si spera) verrà riaperto un nuovo processo o comunque attraverso decreti e deroghe il tutto verrà rivisto, riaccertato, comprovato e si spera definitivamente punito, perchè quando si tratta di uno, dieci, cento, mille e più morti non si può e non si deve restare in silenzio, come se la morte di una o più persone care non fosse già una sentenza immane, la beffa finale è un qualcosa di inaccettabile e che non può finire nel dimenticatoio.

Giustizia per le vittime, giustizia per Casale va fatta, ed al più presto!

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