martedì 1 gennaio 2013

[Politica] La mia riforma governativa


Questa sarebbe la mia suddivisione (per regioni) del numero di deputati(primo numero) e senatori (secondo numero) di cui ogni regione potrebbe essere rappresentata in parlamento, questo porterebbe ad una sicura rappresentanza per ogni regione italiana ( almeno 1 deputato per regione) e riduce notevolmente il numero di deputati e senatori.

La suddivisione ricalca molto il modello americano, solo che al contrario delle elezioni americane il numero non corrisponde al numero di voti che andranno poi ad eleggere il Presidente, ma il numero dei deputati e senatori che ogni regione può eleggere per il parlamento, il numero è variabile a seconda della popolazione ovviamente ed il calcolo è molto semplice, la formula è la seguente:

300.000 abitanti = 1 deputato

N° senatori = N° deputati/2

Ogni calcolo è arrotondato per eccesso.

E questo quindi porterà alla seguente suddivisione ( in ordine decrescente di popolazione):

REGIONE           DEPUTATI          SENATORI

LOMBARDIA           33                          16
CAMPANIA             19                           10
LAZIO                       19                           9
SICILIA                     17                           8
VENETO                   16                           8
PIEMONTE               15                           7
EM.ROMAGNA        15                           7
PUGLIA                     14                           7
TOSCANA                12                           6
CALABRIA                7                            3
SARDEGNA               6                            3
LIGURIA                    5                            3
MARCHE                   5                            3
ABRUZZO                 4                            2
FRIULI V.G.              4                             2
TRENTINO A.A        3                             2
UMBRIA                    3                             2
BASILICATA            2                              1
MOLISE                    1                              1
V.D'AOSTA              1                              1

Questo porterà ad un complessivo di  201 deputati e 101 senatori, per un totale di 302 parlamentari.

La popolazione di 300.000 abitanti è un numero arbitrario da me selezionato e ritenuto congruo per raggiungere un numero di rappresentanti congruo, ma può essere diminuito se il numero di parlamentari viene ritenuto insufficiente o troppo divergente dalla situazione attuale o di conseguenza aumentato se il numero è ritenuto eccessivo.

E' ovviamente una bozza molto sommaria e rustica che non tiene conto di numerosi fattori, come ad esempio le circoscrizioni provinciali, ma che potrebbe rappresentare un buono spunto su cui lavorare, concordate?

Si, ma a chi andranno questi deputati e senatori ripartiti per regione? a quale partito?

Semplice!Maggioranza! Il partito che avrà preso il maggior numero di voti, conquista tutta la posta in palio per quella determinata regione in cui è risultato primo partito, questo porterebbe in modo semplice anche ad una maggioranza ben distinta e netta.

2 commenti:

  1. mi manifesto anonimamente: indovina chi? ah ah ah ♥

    sulla necessità di ridurre drasticamente il numero di senatori e parlamentari non posso che trovarmi daccordo - fosse per me, li eliminerei del tutto. la ripartizione delle <> per rappresentanza di abitanti è democratica, paritaria, giusta. alcuni hanno proposto, e propongono, di considerare come parametro il rapporto produttività\dispendiosità delle regioni, ma non si farebbe altro che incrementare il divario già esistente.
    riguardo il <> ho purtroppo da evidenziare una grossa pecca: creando schieramenti politici con potere legislativo unilaterale - maggioranze pressoché assolute - si corre il rischio di ritrovarsi un parlamento ed un senato di schieramenti opposti. barack obama ha incontrato lo stesso problema, vincendo le elezioni, ma dovendo lavorare per un organico d'opposizione; lo stesso dicasi inerentemente a molti dei progetti sfumati, quali ad esempio la riforma sanitaria, poi bloccata in congresso.
    l'esistenza di un'opposizione è necessaria, altrimenti perché averne una? dove sarebbe la democrazia? tantovarrebbe consegnare lo stato esclusivamente al partito di testa, tanto si farebbe comunque come vorrebbero loro, data la maggioranza <>, su un'opposizione meramente presenzialista.
    concludo dunque dicendo: il tuo disegno è valido, sebbene personalmente ed opinabilmente, ritenga necessaria un'opposizione concorrenziale alla maggioranza - che può dunque bloccare quest'ultima.
    spero piuttosto i politici lavorino finalmente in maniera congiunta, ad obiettivi comuni ad entrambi gli schieramenti. purtroppo della politica se ne sta facendo uno sport, con tanto di tifosi al seguito, e ... le cose van così.
    saluti.
    V

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  2. Ciao V, mi fa piacere che tu condivida almeno in parte la mia idea, venendo al punto saliente ovvero l'opposizione non vedo come tale modus operandi possa annientarla, trovo assai difficoltoso che in tutte le regioni italiane possa essere lo stesso partito a prendere il numero più alto di voti( calcola ad esempio Emilia Romagna e Toscana, regioni così dette rosse, ovvero di sinistra) ed altre invece roccaforti della destra(specie al sud ad esempio), e poi di solito nonostante si voti per camera e senato su due schede distinte( non ho mai capito perchè), dubito fortemente che chi ha votato ad esempio un partito di sinistra per la camera possa votare un partito di destra per il senato, per cui i risultati elettorali sarebbero pressochè analoghi tanto alla camera quanto al senato, sbaglio qualcosa?

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